Giunti al decimo incontro con le parole del Sommo, eccoci di fronte al mostro che condiziona la vita e la storia umana. Versi che indagano la febbre della violenza, strumento distruttivo del potere capace di mutare profondamente anche le vittime.
Le risse tra giovanissimi nelle principali piazze d'Italia dovrebbero essere occasione per ragionare su cosa (non) si sta facendo per aiutarli in questo periodo assurdo.
Un esperimento sociologico, con zero valore statistico ma ad altissimo contenuto umano, ci rivela quali frasi, innocue e violente, fanno male alle donne.
Sono già più di un centinaio i giornalisti attaccati dagli agenti americani durante le proteste seguite all'omicidio di George Floyd. Una forma diversa di prevaricazione non meno pericolosa.
L'ormai celebre murales sulle scarpette rosse (simbolo contro la violenza sulle donne) doveva essere realizzato in altra location entro il 25 novembre, Giornata Mondiale dedicata al tema. Ma non è stato così.