Dopo l'esordio a Rio 2016, la squadra dei rifugiati si ripresenta alle Olimpiadi di Tokyo, confermando che lo sport è capace di andare oltre ogni barriera.
Un'iniziativa, partita da Verona, per portare - "attraverso la rotta balcanica" - progetti di solidarietà e riabilitazione in un campo profughi in Kurdistan.