Nei giorni scorsi è tornata al centro del dibattito la possibilità di far diventare anche Verona città metropolitana. Cosa significherebbe? E quali vantaggi comporterebbe questo cambio di status?
Il primo cittadino di Verona, che in questi giorni con la sua Giunta celebra il primo anno di attività a Palazzo Barbieri, si confessa, fra progetti, idee, speranze, difficoltà realizzative e molto altro.
Poteri limitati, pochi fondi, responsabilità sempre maggiori, stipendi modesti e il terrore di finire in tribunale: in pochi ormai ambiscono alla fascia tricolore. Il Governo Meloni apre alla riforma dell’abuso d’ufficio
Non solo monumento, ma prima azienda culturale veronese. Dopo la batosta causata dalla pandemia e le sperimentazioni per non sospendere le attività di spettacolo, tocca ripensare a come valorizzare al meglio un bene che ha una grande ricaduta sull'economia cittadina. E allora si pensi alla qualità e alla governance.
Intervista a Paolo Zanotto, fino a domenica scorsa il primo e unico candidato del centro-sinistra in grado di scalfire il dominio a Verona del centro-destra.
La sfida di Tommasi e di Verona, ora, passa attraverso la scelta delle persone che dovranno collaborare con il neo-sindaco, per un percorso che sia concreto e nell'esclusivo interesse della città.
Il candidato del centro-sinistra Damiano Tommasi ha sfruttato il periodo fra il primo turno e il ballottaggio per attraversare con la sua "onda gialla" i quartieri che compongono la città e dare un'occasione agli elettori di conoscerlo da vicino.
Siamo agli sgoccioli della campagna elettorale e domani viene imposto il "silenzio". In queste ultime settimane abbiamo cercato di presentare più punti di vista dei vari candidati al Consiglio comunale e - nella giornata di oggi - dei candidati alla poltrona di Primo Cittadino.