In casa Hellas regna il caos: tra giocatori non pronti, cessioni imprevisti e uomini chiave con la testa al mercato, la squadra impatta contro un avversario superiore. Il risultato non lascia alibi: la società deve correre ai ripari.
Verona e Napoli si affrontano nell'inedita sfida di Ferragosto. Un inizio di campionato che si preannuncia complicato per un Verona che ha bisogno della sua gente.
Sono stati comunicati ieri i calendari della nuova Serie A di basket, che dopo vent'anni vede nuovamente la Scaligera fra i protagonisti. Un inizio complicato attende i gialloblù ad ottobre, con (nell'ordine) Brindisi, Sassari e Virtus Bologna.
Il calciomercato del Verona è partito con basse aspettative, brevi illusioni e tante delusioni. A farne le spese, oltre che il progetto, è stata soprattutto la credibilità del diesse Marroccu.
È iniziata ufficialmente l’avventura di Gabriele Cioffi al Verona. Il nuovo mister arriva, dopo un soddisfacente girone di ritorno a Udine, con tutta la fiducia del presidente Setti e del direttore Marroccu, che lo ha a più riprese definito “un predestinato”.
Il nuovo direttore sportivo dell’Hellas Verona si è presentato ai giornalisti nella sede di Via Olanda e l’ha fatto parlando di calcio a trecentosessanta gradi: l’identità della squadra, le basi tecniche ed economiche del Verona, le dinamiche del mercato che deve ancora cominciare, i nomi degli incedibili e quelli dei gioielli da piazzare al massimo.
In un AGSM Forum tutto esaurito la Scaligera Basket si impone contro i più quotati avversari e trova, dopo vent'anni di latitanza, nuovamente la Serie A. Un capolavoro di coach Ramagli, che ha preso l'anno scorso la squadra sull'orlo del precipizio e l'ha riportata là dove merita di stare.
Cambiano i giocatori, gli allenatori e i direttori sportivi, ma il presidente rimane - almeno per il momento - l'unica certezza granitica del tifoso dell'Hellas.
L'ultima del Verona, a casa della Lazio, è un riassunto perfetto della stagione. Un campionato senza logica in cui il Verona ha fatto divertire tutti: l'ultima, semplicemente, non poteva essere diversa.
Questo Cagliari Verona di fine campionato avrebbe potuto essere una gara tra dirette concorrenti, e invece è stata l'ennesima prova di forza di un Hellas combattente. La differenza è ovvia: la mentalità.