L’omicidio della psichiatra Barbara Capovani dell’ospedale di Pisa commesso da Gianluca Paul Seung, già paziente della dottoressa, ha riacceso il dibattito su come meglio coniugare il diritto alla terapia per persone affette da disturbo mentale e la necessità di arginare il rischio che queste ultime commettano reati.