Non bisogna abbassare la guardia, ma trovare nuove forme, più moderne, di lotta alla mafia, la quale si è ormai stabilmente inserita nei nostri territori. Ce ne parla il giornalista Matteo Zilocchi, autore di alcune inchieste dedicate al tema.
Il 23 maggio 1992 400 kg di tritolo fecero saltare in aria l'auto su cui viaggiava il giudice Giovanni Falcone. Ricordare lui e Paolo Borsellino (che venne ucciso poche settimane dopo) rappresenta ancora oggi non solo un dovere, ma anche un'importante guida su come si deve realizzare la lotta alla mafia.
A concludere la prima serata del nuovo "Festival del Giornalismo di Verona" sarà un confronto con i giornalisti d'inchiesta Gianni Belloni e Paolo Biondani.
Una mattinata all’insegna della legalità ha coinvolto ben 16 classi di scuola superiore in collegamento da tutto il Veneto per celebrare la Giornata Regionale della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, attraverso la presentazione dei loro progetti.
Una serie di incontri online con importanti esponenti della lotta alla criminalità organizzata ha preso il via su iniziativa dell'università scaligera e di Elsa Verona. Ne parla la presidente Lucrezia Bolla, perché «l'Italia ha un futuro se vince questo cancro. Anche al Nord».
L'istituto Marie Curie di Bussolengo (Verona) rappresenta tutte le scuole del Veneto nello speciale trasmesso su RAI Scuola: “Caro Giovanni, caro Paolo... La vostra storia, le nostre vite”.
Una vita di impegno contro mafie e corruzione. Quasi un quarto di secolo di attività per l'associazione, che oggi festeggia con una diretta social con tanti protagonisti di questa lunga strada verso la legalità.
Il 23 maggio 1992 muore a Capaci Giovanni Falcone, ucciso dalla Mafia. Nella strage di Capaci muore solo un servitore dello Stato o una vittima della trattativa Stato-mafia?