Nani sulle spalle di giganti

Nell'era dell'IA generativa, il giornalismo si trova di fronte a una trasformazione epocale, con tante nuove opportunità. Nella creazione di contenuti, però, l'AI pecca spesso di sensibilità e capacità di contestualizzare. Emerge così un nuovo ruolo del giornalista, che diventa un curatore e interprete delle informazioni generate dall'IA.

I titolisti non ci lasceranno mai!

Pubblichiamo l'articolo inedito, vincitore del "Premio Leali Young" al Festival del Giornalismo di Ronchi dei Legionari 2024. In un futuro sempre più dominato dall'intelligenza artificiale chi si occuperà di realizzare i titoli dei giornali?

Il bivio tra intelligenza artificiale e discriminazione

Le leggi sui diritti umani devono essere calate nella nuova realtà tecnologica e non il contrario: così si pronuncia il Manifesto di Vienna per l'umanesimo digitale. Università e Ong come Amnesty International lanciano l'allerta sul rispetto della neutralità e obiettività nell'uso di mezzi informatici, utilizzati nel controllo delle migrazioni verso l'Europa.

“Total Trust”: in Cina la tecnologia che abolisce diritti, libertà e privacy

Questa sera alla Fucina Culturale Machiavelli - nell'ambito della terza serata di "Mondovisioni" - verrà proiettato un film che denuncia la totale mancanza di libertà e di privacy (con il supporto della tecnologia) nella moderna Cina di oggi, che mette alla gogna chi si ribella. Una realtà che sembra più fantascienza e che invece è più attuale che mai.

Intelligenza artificiale: quale futuro per il giornalismo?

È arrivata una nuova era dei media. Man mano che l'intelligenza artificiale (AI) avanza rapidamente, la sua influenza su vari settori sta diventando sempre più evidente. Nel giornalismo, un'industria che da tempo fa affidamento su metodi tradizionali e competenze umane, l'IA generativa può trasformare il modo in cui le notizie vengono prodotte, consumate e diffuse in modi sia positivi che negativi. Diamo un'occhiata più da vicino all'impatto del giornalismo basato sull'intelligenza artificiale, ai suoi potenziali vantaggi e sfide e alle più ampie implicazioni di questa tecnologia sul futuro dell'industria dei media.

Terapia e I.A.: le chatbot psicologiche

Da alcune settimane il grande pubblico ha avuto modo di vedere tangibilmente il potenziale dell’Intelligenza Artificiale (IA) mediante la diffusione di Chat GPT. Sebbene sembri una recentissima novità, sono già diversi anni che l'uso di chatbot e assistenti virtuali basati sull'IA sono diventati sempre più diffusi in numerosi settori. Anche il mondo della salute e della psicologia sono stati un terreno di prova di chatbot progettate per offrire un sostegno nella diagnosi e nel trattamento terapeutico medico e mentale.