Mancano ormai pochi giorni all’inaugurazione del Festival del Giornalismo di Verona, un sogno ambizioso diventato realtà grazie all’impegno dei volontari, il sostegno del pubblico e la passione per l’informazione libera.
Si terrà dall’1 al 5 luglio all’Antica dogana di fiume e oggi debutta con un'anteprima, ospite l'inviato di guerra Toni Capuozzo. Un progetto nato per favorire il dibattito e l'incontro tra giornalisti e opinione pubblica. Una scommessa che punta sul valore di bene comune dell'informazione.
Un anno di storie di veronesi andati via, che si riscoprono un po’ nostalgici, anche se non senza polemiche, di alcune sfumature della loro bella Verona.
La violenza di genere riguarda anche il mondo dell'informazione, che troppo spesso indulge nel descrivere le qualità dell'uomo che uccide e stigmatizza i comportamenti della vittima. Nadia Somma del Centro antiviolenza Demetra fa luce sull'impatto di un giornalismo irresponsabile.
Nella vita di Antonio Giuseppe Malafarina c'è un prima e un dopo. La sua storia mette luce sulla disabilità come realtà collettiva attraverso il mestiere del giornalismo.
A ridosso della chiusura delle adesioni, il presidente della sezione veronese di Ucsi - Unione cattolica stampa italiana, Stefano Filippi, parla dell'attualità del premio Natale Ucsi che compie ventisei anni. E fa il punto su un giornalismo che ha bisogno di cambiare sguardo.
Immaginate di tornare ai tempi delle superiori e che i principali protagonisti della politica e del giornalismo italiano siano i vostri compagni di classe.
Durante la diretta social “Succede alle 31”, Heraldo ha incontrato l’attore, regista, scrittore, pensatore e sociologo, pochi giorni dopo la pubblicazione sul web della sua ultima follia cinematografica, “Io sono io. Io non sono gli altri”.