In Europa inquinare l’aria non è mai stato così caro

Da ormai quindici anni l'ETS (Emission Trading System) è operante nei 28 paesi dell'Unione Europea, più l'Islanda, il Liechtenstein e la Norvegia, coinvolge per ora oltre 11000 impianti ad alto consumo di energia (centrali energetiche e impianti industriali, come le cartiere, le ceramiche, le vetrerie, le acciaierie) e le compagnie aeree, interessa circa il 45% delle emissioni di gas a effetto serra totali dell'Europa.

Regeni, Zaki, Shaat, Zam: perché l’indignazione è solo europea?

Perché fuori dall'Europa non si percepisce alcun interesse per i diritti individuali? Perché, alla prova dei fatti, anche un paese come la Francia premia chi preclude la verità al caso Regeni? Proviamo a ragionare sul tema con una prospettiva più ampia, anche se per nulla incoraggiante dal punto di vista Occidentale.

Europa, chi non “risika non rosika”

La Convenzione di Dublino, in un Europa fiaccata dal Covid-19 e da dissidi interni, non sempre più applicabile. Non senza un rafforzamento della UE. Ne parliamo con Giuseppe Terranova, esperto di Geografia delle migrazioni nello spazio euro-mediterraneo e docente di Geopolitica all’Unicusano di Roma.

Mascherine sul bronzo

Su scala internazionale, con la sconfitta di Trump il populismo sovranista si becca intanto un bel scappellotto. Anche a casa nostra. A nessuno è sfuggito il tifo ultrà che Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno esibito per Trump in questi quattro anni e durante la campagna elettorale americana.