La momentanea sottomissione della Lega verso il sindaco di Verona appare più che altro come una sorta di "regolamento di conti" interno, in vista delle prossime elezioni comunali.
Da un po’ di tempo a questa parte il gruppo dell’ormai ex movimento identitario del nord Italia funge da “casa” per tutti gli assessori che, in procinto di essere trombati, si mettono sotto la protezione di Matteo Salvini.