Il cortometraggio della Disney ci fa riflettere sul peso, la forma e i pregiudizi. Per riscoprire una dimensione corporea non più vissuta nella sola forma ma soprattutto nel suo sentire emotivo.
Sulla piattaforma Disney+ si è conclusa la scorsa settimana una serie in grado di regalare emozioni e, agli appassionati, il giusto grado di soddisfazione. Racconti, caratteri, ambienti che hanno il sapore di Guerre Stellari.
La "nuova" Sirenetta targata Disney ha scatenato un mare (è il caso di dirlo) di polemiche a causa del colore della pelle della protagonista, di origine afroamericana. Ma cosa nasconde, di fondo, la querelle? Qualcosa che ha a che fare con le nostre paure più intime.
Magia nera e incantesimi oscuri nel nuovo spettacolo offerto dai Marvel Studios che colpisce e stupisce per le atmosfere cupe e per il ritorno di uno scintillante Sam Raimi, il quale riparte dal suo storico marchio di fabbrica: l’horror.
Definirlo un po' scontato è un eufemismo, ma per chi fosse amante dell'avventura e divoratore dei blockbuster questa pellicola rischia di appassionare poco. Tecnicamente carino, paga una nostalgia per Indiana Jones fin troppo evidente.
In occasione dell'anniversario della sua morte, Giunti e Disney con "PaperDante" presentano un racconto inedito, che ha per protagonista una versione giovane e tutta speciale del padre della letteratura Italiana.
La seconda stagione di The Mandalorian è l’ultimo satellite in un Universo in continua espansione. Fra pregi e difetti, un’analisi sull’attuale situazione e il futuro di un marchio capace di battere ogni record.