Intensi gli scambi in queste ore fra le varie forze di governo per costruire o distruggere le eventuali alleanze che si stanno creando nel sottobosco parlamentare. Lo spauracchio, ovviamente, sono le elezioni.
Renzi è sempre Renzi. Nel bene o nel male vuole essere sempre lui il protagonista. A volte a ragione, molte altre no. Ma quello che fa, in fondo, non è altro che politica, che ci piaccia o no.
L'azione del Governo Conte con i suoi DPCM sta mettendo in difficoltà categorie sociali, non solo quelle definite arbitrariamente "non necessarie". Sono nati così molti gruppi, spesso rilanciato dai social, che incarnano questo disagio.
Il dramma del settore del turismo illustrato in una veemente lettera aperta inviata al Governo dalla leader del Movimento Autonomo delle agenzie italiane, che da fine ottobre ha pianificato una serie di azioni di protesta in tutte le principali città del Veneto.
Un decreto che, nonostante lo scontro con le Regioni, rimane severissimo. Una mossa elettoralmente suicida. Conte, però, potrebbe avere un asso nella manica.
Il nuovo decreto, la cui bozza era già pronta e stava circolando nelle redazioni dei giornali, ha trovato un ostacolo imprevisto nella Conferenza delle Regioni.