La passione per il Verona in questi giorni prende molte forme: la rabbia per l’assurda gestione del club, la pietà per chi rimane a fare da paravento davanti a una casa che brucia, la speranza che Sogliano sappia tirare fuori dal cappello la soluzione per salvarsi sul campo. Posto che basti.
La storia di Žarko Dolinar, campione di tennis tavolo che durante la Seconda Guerra Mondiale si adoperò in prima persona per salvare gli ebrei dai rastrellamenti.
Lo scudetto col Cagliari, la maglia azzurra, i soprannomi di Gianni Brera... Gigi Riva non è stato solo un calciatore, ma un capitolo della nostra storia.
La sfida persa dal Verona contro la Roma nel lontano 19 aprile 1978 ebbe veramente poca importanza. La squadra gialloblù, infatti, solo quattro giorni prima era uscita miracolosamente illesa da un gravissimo incidente ferroviario.
Nella nebbia fitta dentro e fuori dal campo il Verona non deve farsi prendere dal panico. È il momento di fare un bel respiro, mandare giù la rabbia e trovare la ricetta per il prossimo miracolo.
A San Siro il Verona non ha mai vinto. Molte sono state le sconfitte con qualche pareggio. Come quello per 2-2 della stagione 2014/2015 che costò la panchina al tecnico nerazzurro Walter Mazzarri.
Il 2023 è finito nel peggiore dei modi per la squadra gialloblù, che nel primo impegno del 2024 si ritroverà davanti alla capolista Inter. Uno scoglio non certo facile da superare. Nel frattempo è iniziata la fase di calciomercato.
Intervista a tutto campo a Riccardo Cucchi, voce storica di "Tutto il calcio minuto per minuto" e autore di un libro che tutti dovrebbero leggere: "Un altro calcio è ancora possibile".
Tre a zero e sorpasso riuscito. Verona vince contro Cisterna, si piazza davanti al Padova (12 punti i gialloblù, 10 i padovani), raggiunge l’ottavo posto in classifica e ipoteca l’ultimo posto disponibile in Coppa Italia.