Il Festival, le tutine argentate e i dialoghi dei morti

Come un po' succede coi testimoni di Geova, in questi giorni è impossibile evitare di parlare di Sanremo: tra share, titoloni, polemiche, performance e look non c'è pace in questo mondo di tutine argentate. E Beatrice Chiddo​ nella sua Selva tira in ballo pure Platone e Socrate.

Il Vagone della Memoria in Piazza Bra

Il carro sarà accessibile dalle 9 alle 17 fino al 30 gennaio 2020. All’interno del vagone si potranno ripercorrere la storia dei veronesi morti nei campi di concentramento, i simboli utilizzati per contraddistinguere i deportati e una raffigurazione su cosa sarebbe l’Europa se Hitler avesse vinto la guerra. Foto di Giovanna Zanuso.

Buon anno (eh)

Nel periodo di scavallo tra dicembre e gennaio, fervono le attese, le speranze, le aspettative e i buoni propositi per l'anno nuovo. L'unica verità vera però è che a gennaio siamo tutti più grassi. Il resto si vedrà.

L'albero delle scarpette rosse

In Stradone Santa Lucia, nel luogo dove è stato cancellato – e per il momento non ancora realizzato in un’altra location – il murales dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne, qualcuno ha voluto lasciarne traccia appendendo a un albero scarpette e scarponcini dipinti di rosso.

Le panchine rosse

La panchina rossa del rispetto in Piazzale Buccari a Montorio è uno dei simboli di un percorso di sensibilizzazione verso il femminicidio e mantiene vivo il ricordo delle donne che ne sono state vittima.