Sboarina e Fratelli d’Italia si sono “cucinati” la Lega di Salvini

I salviniani a Verona ridotti a portare acqua al partito e al candidato della Meloni. Un po’ come il tacchino che si butta nella pentola a Natale. Sfugge la logica dello scambio di candidati con Padova, dove è strafavorito il centrosinistra. In questo scenario sorride Zaia, che in vista del congresso regionale della Liga vede i salviniani indeboliti proprio a Verona e Padova.

Cosa vuole Putin?

Con la crisi energetica europea e il conflitto contro l'Ucraina sempre più imminente, il senso pragmatico di Vladimir Putin sembra indirizzarsi verso quei rapporti da troppo tempo "congelati".

Populismo e fiducia nelle istituzioni

La crescente influenza del populismo sembra dimostrare come al popolo non interessi tanto il profilo morale di chi denuncia o scoperchia gli scandali, quanto il fatto che sia l’unico a raccontare una verità che altrimenti resterebbe insabbiata.

La guerra Meloni-Salvini azzoppa Sboarina

Il Mattarella bis ha fatto deflagrare una faida sottotraccia da mesi. A ciò si aggiunge la rottura, consumata da tempo, della Lega veronese con il Sindaco uscente, nonostante i giornali si ostinino da mesi (puntualmente smentiti) a scrivere di intesa raggiunta. Ognuno per la sua strada quindi? Non è detto, ma politicamente la coalizione di Sboarina è già finita anche in caso di accordo.