“L’Europa deve scegliere tra irrilevanza e federazione”

Come sta cambiando l'ordine mondiale? Cosa deve fare l'Europa per uscire da una situazione che sta diventando sempre più complicata, fra imperialismo russo e cinese, da una parte, e la nuova America di Trump, dall'altra? Intervista a Giorgio Anselmi, Presidente della Casa d'Europa di Verona (e in passato Presidente nazionale del Movimento Federalista Europeo).

USA-RUSSIA: un possibile “Patto 2025”?

Il destino della pace in Ucraina sembra essere strettamente legato alle decisioni di Stati Uniti e Russia, i due principali attori sulla scena internazionale. Questa situazione ha dato vita a speculazioni su un possibile accordo, spesso definito come il “Patto 2025”, che potrebbe coinvolgere direttamente Putin e Trump. Ne abbiamo parlato con tre esperti e analisti geopolitici.

Un’euforia giustificata?

Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca ha risvegliato dal suo torpore l'elite russa, che vede nel tycoon il possibile traghettatore verso una pace con l'Ucraina e un nuovo periodo di prosperità per il loro Paese. Ma è davvero così?

La ribellione degli invisibili: “Union” e la lotta contro il gigante Amazon

Ci sono battaglie che nascono già sconfitte sulla carta, ma che, grazie alla determinazione e al coraggio dei loro protagonisti, riscrivono la storia. "Union", il documentario diretto dai registi Brett Story e Stephen Maing e prodotto nel 2024, è un pugno nello stomaco, un inno alla resistenza collettiva che racconta una impresa straordinaria. Verrà proiettato questa sera a Fucina Culturale Machiavelli nell'ambito di Mondovisioni.

Le ragioni del Maga americano

L'obiettivo di Trump è di riequilibrare la bilancia commerciale e riportare le manifatture negli Stati Uniti, con un occhio attento al suo elettorato. Applicherà i dazi in modo selettivo utilizzandoli come arma politica nei contatti bilaterali.

Migrazioni, guerre, crisi climatica. La zona d’interesse ci riguarda tutti

Ci troviamo tutti, tanto noi europei come gli abitanti degli Stati Uniti, ma ormai anche quelli della Tunisia, della Turchia, del Marocco o dell’Algeria, in una “zona di interesse”, cioè, come ha mostrato un recente film di successo, a condurre le nostre vite falsamente normali accanto a un gigantesco campo di sterminio – questa volta di dimensioni planetarie – gestito dai nostri governi, fingendo di “non sapere”, ma sapendo benissimo… L'articolo, a firma di Guido Viale, uscito su Pressenza, partner di Heraldo.