“Gli è meglio fare e pentirsi, che non fare e pentirsi”. Si è sempre sentito così e continua a farlo come quel toscanaccio di Machiavelli, che così scrisse citando Boccaccio. Ha provato, non sempre riuscendoci, a gestire quel daimon interno attraverso la conoscenza e forse anche per questo è diventato sociologo della cultura e della comunicazione. Ha insegnato all’Università di Firenze, Trento e adesso a Verona, “Sociologia dei processi culturali”, “Sociologia del giornalismo” e anche “Educazione ai media”. Columnist per "La Voce di New York", è presidente dell’Associazione Italia Stati Uniti di Verona. A volte gli sembra di farne troppe, ma è il solo modo per capire ciò che ama fare. Ama Verona, Firenze e Parigi! Città che gli hanno dato tanto. Verona – città dove sono nate le sue figlie – ha imparato ad amarla giorno dopo giorno. Più la conosci più scopri realtà meravigliose. È interista, croce e delizia. La perfezione, infatti, è altrove.
Il racconto di Marco Archetti, giornalista de “Il Foglio”, sul martoriato Paese sudamericano «In questi ultimi tempi di quell’angolo paradisiaco è rimasto poco, sembra più che altro un inferno». Sono le parole di Marco Archetti, che...
Ci sono genitori che si azzuffano per assistere alle rappresentazioni natalizie dei figli a scuola. Ci sono figli, cacciatori di follower e di like,...
C’è chi la osteggia come risultato di processi di americanizzazione, per la Chiesa è una festa pagana pericolosa, per altri è pura trovata commerciale....