Nato a Verona, dove vive, nell'ormai lontano 1966; giornalista pubblicista, collabora con "Il Corriere del Veneto", "Gazzetta dello Sport", "Hellas 1903", "Distretto Panathlon Italia", "Athleta" e ovviamente qui su "Heraldo". Ama soprattutto raccontare vecchie storie di sport. Ha scritto finora sette libri e sta ora lavorando all'ottavo. Altri ne verranno. Detesta urla e fenomeni di turno; la vera rivoluzione nasce dal recupero del buon senso, cosa che questo Paese pare aver perso di vista da un po'. Citando Oscar Wilde, ama "parlare di niente, perché è l'unica cosa di cui sa tutto".
Quattro punti in due partite: accolto tra scetticismo se non irritazione, al contrario l'avvio di Ivan Juric sulla panchina dell'Hellas è stato incoraggiante, per il gioco espresso e l'atteggiamento.
Una finale epica del torneo di Wimbledon da consegnare alla storia tra Djokovic e Federer. Dopo quasi cinque ore il trofeo è ancora del tennista serbo che bissa il successo dell’anno precedente.
Dopo il successo dell'anno scorso con Elia Viviani, un altro corridore veronese, il ventiseinne Davide Formolo ha conquistato il titolo di campione italiano su strada.