Nato a Verona, dove vive, nell'ormai lontano 1966; giornalista pubblicista, collabora con "Il Corriere del Veneto", "Gazzetta dello Sport", "Hellas 1903", "Distretto Panathlon Italia", "Athleta" e ovviamente qui su "Heraldo". Ama soprattutto raccontare vecchie storie di sport. Ha scritto finora sette libri e sta ora lavorando all'ottavo. Altri ne verranno. Detesta urla e fenomeni di turno; la vera rivoluzione nasce dal recupero del buon senso, cosa che questo Paese pare aver perso di vista da un po'. Citando Oscar Wilde, ama "parlare di niente, perché è l'unica cosa di cui sa tutto".
Il 22 maggio 1979, in occasione di un'amichevole giocata in Svizzera tra Argentina e Olanda, finaliste nel Mondiale dell'anno precedente, in mezzo al campo trova spazio un diciottenne di cui si parla già come un predestinato
Sarà un Natale diverso. E per certi aspetti ben venga. Lo trascorreremo con le persone a noi più care, quelle cui vogliamo veramente bene e ci risparmieremo le visite di parenti che non abbiamo alcuna voglia di vedere.
Su scala internazionale, con la sconfitta di Trump il populismo sovranista si becca intanto un bel scappellotto. Anche a casa nostra. A nessuno è sfuggito il tifo ultrà che Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno esibito per Trump in questi quattro anni e durante la campagna elettorale americana.
Tra capitalismo e socialismo, filosofie di vita ed economiche che si sono contrapposte per quasi un secolo, forse è arrivato il momento di cercare una terza via: il liberalsocialismo.
Gigi Fresco, patron e allenatore della Virtus Verona, è un personaggio unico nel suo genere, capace di scrivere storie che vanno ben al di là del calcio e dei suoi dintorni.
Esame di Stato, iscrizione all’albo, abilitazione e aggiornamento attraverso i crediti per mantenerla. Per avvocati, commercialisti, architetti, ingegneri, e anche i giornalisti, funziona così...
Una pioggia di miliardi arriva dall’Europa, ma nonostante ciò al leader leghista il risultato continua a non piacere. Con buona pace per i suoi elettori, che si spostano in massa verso la "più scaltra" Meloni.
Arriva la tanto agognata "libertà", pur con gli inevitabili paletti. Cerchiamo di meritarla. In un Paese "campione del mondo" di scaricabarile, occorre che ora ognuno faccia la sua parte, senza eccezioni.