Si occupa di pubbliche relazioni da dieci anni con esperienze lavorative sia in Italia sia all’estero. Molisano di nascita, ma veneto di adozione, è appassionato di storia, politica ed economia. Ama – non ricambiato – il calcio e il rugby e per questo sta provando la via degli scacchi con esiti ancor più disastrosi.
Tanto rumore per nulla, verrebbe da dire. Dopo sei giorni in cui la politica italiana ha dato il peggio di sé si è arrivati alla riconferma - obtorto collo - del Presidente uscente Sergio Mattarella. E adesso?
Nel quinto giorno di votazioni ancora un nulla di fatto, con il tentativo di Salvini di candidare la Casellati e una nuova vittoria di Mattarella, sempre più visto come il paracadute di una situazione sempre più ingarbugliata.
Quarta giornata di votazioni - la prima a maggioranza assoluta - e ancora una volta prevale il tatticismo e le schede bianche. E mentre prende sempre più forma la riconferma di Mattarella, il tempo comincia a diventare un fattore importante.
Ancora una fumata nera, per la terza tornata consecutiva a maggioranza qualificata. Da oggi basterà la maggioranza assoluta. E prende quota il nome del Presidente uscente Sergio Mattarella.
Il bilancio del secondo giorno di votazioni è ancora incerto. Alle 11 riprendono i lavori, alla luce di un tris di nomi proposti dal centrodestra e un appello da parte di Enrico Letta a decidere una candidatura condivisa.
Fra i sette colli di Roma ce n'è uno che più di altri è diventato simbolo del potere nel nostro Paese: il Quirinale, residenza ufficiale di re e presidenti della Repubblica.