Irpino, da oltre mezzo secolo vive a Verona.
Perfettamente integrato riesce a far convivere felicemente pearà e caciocavallo, Fiano e Valpolicella.
È convinto che con la satira è meglio far sorridere e riflettere anziché tirare pugni nello stomaco.
Ha pubblicato “Stazionario sarà lei”, una storia familiare di disabilità; dal libro il gruppo Liberi lettori ha tratto una rappresentazione teatrale.
Le sue vignette di satira politica e sociale sono sul blog giannifalcone.it; fino alla chiusura ha collaborato col giornale online Verona in.
Ha realizzato “Verona – (p)assaggi pedonali”, una documentazione fotografica sugli attraversamenti pedonali incompleti o pericolosi, e – in collaborazione con Giorgio Massignan – “Muffart Verona”, una raccolta di rielaborazioni grafiche dei danni subiti dai muri di alcuni edifici storici della città in conseguenza di incuria o mancata manutenzione.
Non è un gran disegnatore ma gli hanno chiesto di illustrare libri pubblicati in Italia, Usa e Portogallo.
Sarà perché non riesce mai a dire no…
Tra un articolo online o un talk locale sono sempre più frequenti i richiami all’idea del traforo. Ora si attende l’orgoglioso ritorno degli estimatori...
18 mila capi si ritrovano a Verona per i 50 anni di Agesci: incontri e azioni di volontariato per la città, ma anche qualche disagio per i cittadini a causa del sovraffollamento, soprattutto in centro storico, causato da scout e turisti.
Il diritto costituzionale americano di detenere armi con la sparatoria a Trump ha mirato un po' troppo in alto. Che sia tempo di rinnovare il look all'emblema nazionale?