«Il momento vuole essere collettivo e di cittadinanza per una questione molto semplice: le persone non devono morire in mare». Le parole sono di Jacopo Rui di One Bridge To Idomeni, che stamattina davanti alla prefettura di Verona insieme ai rappresentati di altre associazioni (Infospazio 161, Sportello sociale per i diritti, UDU Verona, Yanez, Rete degli Studenti Medi Verona, Cub, Osservatorio Migranti, AfroVeronesi, Associazione tunisini di Verona) hanno tenuto un presidio per la manifestazione dallo slogan emblematico “Basta morti nel Mediterraneo”, che avverrà oggi alle 18 in Piazza Dante.

Un momento che esulerà dagli schieramenti politici, ma riguarderà le persone che non vogliono restare indifferenti alle stragi che avvengono vicino alle coste italiane. Il simbolo, riporta Youssef Moukrim di Infospazio 161, è un salvagente arancione rappresentativo del numero di vittime che nell’ultimo tragico naufragio di Crotone è salito a quota 71.

Regolamentazione dell’immigrazione

Ci saranno interventi per fare il punto della situazione e capire che «il sistema di leggi e di diritto di regolamentazione dell’immigrazione favorisce i trafficanti nel poter prendere le persone e metterle sui barconi». «Scendiamo in piazza –, prosegue Youssef Moukrim, per «affermare che esiste il diritto di partire e che nessuno può sindacare sulle scelte che spingono le persone a muoversi liberamente, dato che non si capisce perché se io nasco in Italia posso andare ovunque mentre se una persona nasce in Afghanistan non ha diritto di scappare».

Presidio di martedì 7 marzo con i rappresentati delle associazioni
davanti alla prefettura di Verona

«Concentrarsi sugli scafisti – continua Jacopo Rui – vuol dire marcare il bersaglio, anche volutamente, dato che non esistono canali legali sicuri per partire e muoversi verso l’Europa per sfuggire da Paesi che purtroppo abbiamo imparato a conoscere o con cui stringiamo accordi come Turchia o la Libia. Cercare il criminale di turno è una strategia de-responsabilizzante, bisogna trovare accordi con gli Stati per garantire in sicurezza le partenze e non bloccarle favorendo il mercato degli scafisti. L’immigrazione è un fatto umano e la strage di Crotone non deve essere vista come un caso».

La manifestazione del 7 marzo a Verona

La manifestazione sarà alle 18 in Piazza Dante, chi parteciperà porti qualcosa di arancione, il colore che simboleggia la sicurezza, per prendere posizione rispetto alla strage di Crotone, il naufragio avvenuto al largo delle coste italiane lo scorso 26 febbraio. 

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