Il complesso tema dell’adolescenza e della gioventù d’oggi costituisce un’urgenza ed un argomento che periodicamente torna in testa al dibattito socioculturale italiano, ma sul quale, tuttavia, non sembra esserci una reale e programmatica intenzione nazionale d’intervento sociopolitico. Come è noto, la pandemia ha acuito una serie di difficoltà già legate all’età dell’adolescenza su cui un ulteriore scenario globale tutt’altro che rassicurante, incide fortemente.

Il seminario “Le emergenze oggi in adolescenza” organizzato dall’associazione culturale “Adolescenze Emergenti”(AdEm), che si sta tenendo oggi, sabato 4 febbraio, dalle 9 alle 13.30 nell‘aula B dell’ex Palazzo di Economia dell’Università di Verona in Via dell’Artigliere 19. Lo scopo dell’incontro è di «tornare a confrontarsi e a cercare di elaborare insieme l’odierna situazione di crisi generale, di eco-ansia, post-pandemia e guerra, per conoscere meglio le caratteristiche delle adolescenze in questo momento di grande povertà di risorse con l’intento di individuare possibili soluzioni», spiega Assunta Melegari, psicologa e psicoterapeuta tra i soci-fondatori di AdEm.

Il seminario

Il seminario prevede un’introduzione a cura dell’associazione AdEm, seguita da un contributo ai lavori da parte dell’assessora alle Politiche sociali e abitative Luisa Ceni, per arrivare alla relazione magistrale di Daniele Biondo, psicoanalista, socio ordinario della Società psicoanalitica italiana, esperto nella psicoanalisi dei bambini e degli adolescenti e docente dell’associazione romana di Psicoterapia dell’adolescenza e del giovane adulto e dell’Istituto centrale di formazione del Dipartimento di giustizia minorile. Alla relazione magistrale seguiranno lavori di gruppo e una discussione in plenaria.

«Gli adolescenti sono nel mondo come lo siamo noi adulti – prosegue Melegari -, ma senza l’innocenza e il pensiero magico proprio dei bambini e contemporaneamente bisognosi del tempo necessario per maturare e completare la loro formazione. In quest’ottica sono “svantaggiati” rispetto agli adulti. Le grandi crisi globali sono fenomeni che loro sentono ed avvertono, ne vedono le conseguenze anche attraverso le preoccupazioni e i disagi degli adulti, ma non sono ancora così formati da poterle gestire propriamente».

L’importanza di chiamarle adolescenze

A questo proposito il seminario e la relazione magistrale di Daniele Biondo si concentrerà sul ruolo dell’adulto nella mente adolescente, per comprendere le reazioni psicologiche degli adolescenti alle emergenze degli ultimi anni, evidenziando come nulla più dell’emergenza metta in evidenza i rapporti intergenerazionali.

«Bisogna ricordarsi che prima di essere un adolescente, l’adolescente è una persona, che in base ai cambiamenti ambientali della realtà può presentare caratteristiche diverse rispetto ai coetanei e oltre a quelle dello sviluppo fisiologico dell’età. Nell’adolescenza c’è l’importante sviluppo di una persona che richiede attenzioni e interventi peculiari per le sue caratteristiche. Per questo noi le chiamiamo “adolescenze”», precisa la psicologa Melegari.

L’associazione

L’associazione Adolescenze Emergenti nasce dieci anni fa a Verona con l’obiettivo di contribuire alla crescita della cultura psicologica, psichiatrica, pedagogica, giuridica e sociale relativa all’adolescenza, proponendo interventi attuali e contemporanei alle peculiarità e ai disagi dell’adolescenza, un’età che richiede grande velocità nelle risposte. L’Associazione si propone d’essere soprattutto uno spazio di riflessione e un laboratorio di idee per un’età che «ci impone di trovare risposte sempre più elastiche, dinamiche, propositive ed efficaci.»

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