Quando al termine di Verona-Spezia, l’inaspettato intervento in sala stampa di Maurizio Setti aveva alimentato chiare intenzioni di imminente rivoluzione, nessuno avrebbe potuto immaginare che la prima mossa del numero uno gialloblù fosse quella di richiamare in riva all’Adige Sean Sogliano. D’altronde il rapporto con l’ex direttore gialloblù, protagonista di una promozione in A, seguita da due salvezze di fila, si era interrotto nel 2015 in maniera non proprio idilliaca. Non erano mancati nemmeno alcuni strascichi che avevano portato a qualche commento “incrociato” attraverso gli organi di stampa. Pensare a un riavvicinamento, quindi, non era cosa così scontata.

Il ritorno del figliol prodigo

Il tempo, si sa, rimargina tutte le ferite. E così è stato anche tra Sogliano e il suo ex Presidente. La stima tra i due, a sentir loro, pare non essere mai venuta meno. «Siamo come due innamorati che si sono lasciati senza mai capire il perchè» ha dichiarato in conferenza stampa il numero uno gialloblù. Parole alle quali di riflesso ha risposto lo stesso Sean con «Se il Presidente mi ha voluto qui in una situazione come questa significa che ha molta stima di me.» Pace fatta, quindi, e amici come prima. Per il bene del Verona, a quanto pare. Valore in questo momento supremo e al di sopra di qualsiasi tornaconto personale.

Serve un’impresa

Inutile girarci attorno. Riuscire a salvare il Verona equivale quest’anno a compiere un’impresa. Ne è ben conscio lo stesso Sogliano che, come suo costume, non si è tirato indietro e nemmeno ha tentato di mettere le mani avanti. «Essere qui, in un momento in cui serve fare un’impresa, è un grande orgoglio. Arrivare in queste situazioni fa parte della mia vita. Farò tutto il possibile», sono state le sue prime parole nel giorno della sua presentazione ufficiale. Le intenzioni sono buone, il problema sarà quello di riuscire a metterle in pratica.

Sarà rivoluzione?

Naturalmente ora ferve l’attesa per capire quali saranno le sue mosse nel prossimo mercato di gennaio. Il primo tassello del nuovo mosaico gialloblù riguarda naturalmente la guida tecnica. Sogliano per ora si è preso tempo, vuole prima parlare con Salvatore Bocchetti e vedere come lavorerà la squadra alla ripresa degli allenamenti. Secondo alcuni il tecnico gialloblù mantiene concrete chanche di conferma, tuttavia la sensazione è che la prima scossa debba avvenire con la nomina di un nuovo allenatore.

Scelta da non sbagliare etutt’altro che facile. A seguire sarà il turno della squadra che necessita, evidentemente, di più di qualche ritocco. Le priorità riguardano sicuramente l’attacco, apparso fino a ora piuttosto asfittico. Inoltre, a nostro avviso, servono forze fresche nella zona mediana e forse anche qualcosa dietro. I punti in palio, mancando ancora 23 partite, rimangono tantissimi. Dopo la lunga sosta invernale in concomitanza con i Mondiali – prima volta nella storia della serie A – inizierà un nuovo campionato dove tutti gli equilibri potrebbero cambiare. Nonostante ciò, le prime cinque/sei partite saranno probabilmente fondamentali. Lì si capirà se l’impresa sarà fattibile ovvero se sarà meglio iniziare a pensare alla prossima stagione.

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