E venne la sera di Amato Ciciretti. La miglior prestazione del fantasista romano da quando è arrivato al Chievo ha coinciso, non a caso, con un’altra bella vittoria (la seconda consecutiva dopo lo 0-2 colto a Cremona a inizio mese), più netta di quanto non dica effettivamente il punteggio finale di 2-1. La Virtus Entella, che pur nel suo reparto offensivo conta uomini di spessore come Schenetti, De Luca o Mancosu, è stata a dir poco surclassata dalla squadra di Aglietti che venerdì sera, nella ghiacciaia del Bentegodi, ha saputo avere la meglio di un avversario comunque molto organizzato e ben disposto in campo e che arrivava a Verona sulle ali dell’entusiasmo di tre vittorie consecutive, che l’avevano rilanciata in classifica in chiave salvezza.

Nulla hanno, però, potuto gli uomini di Vivarini al cospetto di una squadra, il Chievo, che ogni turno che passa raggiunge sempre maggiore consapevolezza nei propri mezzi. Un rullo compressore, sembra, la formazione gialloblù che da quando entra in campo fino alla fine macina gioco e occasioni da gol a ripetizione. L’unico neo, visto questa volta soltanto nel primo tempo, è quello di non aver concretizzato la netta superiorità vista in campo. Ma questo è un discorso già fatto in passato e che questa volta, per fortuna, risulta meno importante. Già, perché all’inizio della ripresa, con un “uno-due” implacabile, Garritano e soci hanno saputo mettere finalmente la freccia e raccogliere i frutti di tanta superiorità. Lo hanno fatto con le reti, appunto di Ciciretti e De Luca (quello che gioca nel Chievo), ma in generale con un gioco corale che sa essere efficace in ogni settore del campo.

Amato Ciciretti – Foto BPE Maurilio Boldrini

E torniamo, dunque, a parlare di Ciciretti. Si era visto fin dalle prime battute della gara che era in serata di “gran spolvero”. Giocate preziose, doppi passi in grado di liberarsi per il cross, sventagliate millimetriche di quaranta metri, capacità di lettura dell’azione offensiva e smarcamenti che hanno spesso messo in difficoltà il settore sinistro, complice anche l’intesa con Mogos, della difesa ligure. A tutto questo si aggiunge la perla del gol che, su azione di calcio d’angolo, ha permesso al Chievo di sbloccare il risultato. Appostato al limite dell’area, la palla calciata da Renzetti dalla bandierina non è stata raccolta da nessuno e quando è arrivata sul suo sinistro Ciciretti, da fermo, ha calciato con una precisione e una potenza impressionanti. La palla, a mezz’altezza, ha baciato il palo ed è entrata, non lasciando scampo al pur bravo portiere dell’Entella Russo che si era protesto in tuffo per tentare di respingere in un disperato tentativo il tiro dell’avversario. Una rete, questa, che a ben guardare fa il paio con quella del 2-2 siglato in extremis a Pisa e che già aveva regalato in quel caso un insperato quanto meritato pareggio. Due reti nel complesso di pregevole fattura e che dimostrano ancora una volta quanto ci abbia visto lungo il responsabile del mercato del Chievo Giorgio De Giorgis nel volerlo portare a Verona. Dopo una prima fase di ambientamento e di assorbimento di un infortunio, ora il numero 99 del Chievo sta volando, donando all’intero undici quel valore aggiunto in più che permette di scardinare il più delle volte le difese avversarie.

De Luca esulta dopo la rete del 2-0 – Foto BPE Maurilio Boldrini

Sull’onda dell’entusiasmo e con la consapevolezza che il gol di Ciciretti, a questi livelli, poteva non bastare il Chievo ha insistito nell’attaccare e dopo pochi minuti è arrivata la “puntata” di De Luca, abile nell’anticipare i difensori avversari su un cross basso proveniente dalla destra di Mogos. Una rete importante per il giovane attaccante altoatesino, che suggella il gran lavoro svolto in appoggio ai compagni. Una rete che, speriamo, possa anche sbloccare il ragazzo, sicuramente volenteroso e utile agli schemi di Aglietti e che, se diventasse col tempo anche un goleador, completerebbe senz’altro il suo processo di maturazione. Vicinissimo alla terza rete il Chievo ci è andato qualche minuto dopo ancora, quando ancora Ciciretti, in una serata che – ribadiamo – lo ha visto particolarmente ispirato, ha calciato dai venti metri circa un altro tiro imparabile che stavolta, però, si è stampato sul palo alla destra di Russo per poi uscire dallo specchio della porta. Sarebbe stato un altro gol favoloso, a ulteriore suggello di una prestazione che definire “monstre” forse risulta eccessivo, ma a dirla tutta non ci si va nemmeno troppo lontani.

Ciciretti al tiro. Coglierà il palo – Foto BPE Maurilio Boldrini

Nel finale la Virtus è riuscita ad accorciare le distanze con un bel gol di Brunori, ma l’assalto finale dell’Entella è stato ben gestito dal Chievo che è andato vicino alla rete del 3-1 più di quanto non abbiano fatto gli avversari con la possibile rete del pareggio. Che sarebbe suonato, onestamente, un po’ come una beffa per Semper e compagni. A proposito del portierone croato, pur poco sollecitato nel corso della sfida, è stato comunque bravo nelle poche occasioni in cui è stato chiamato in causa dal pericoloso attacco ligure, mentre nell’occasione del gol poteva farci oggettivamente poco o nulla.

Bene così, dunque. Il 2021 è iniziato con due belle vittorie, convincenti, pur con compagini che sono nei bassifondi della classifica. Inizia ora il tour de force di gennaio del Chievo che dovrà affrontare in pochi giorni Vicenza (martedì 19 gennaio alle 19 allo Stadio Menti, nel recupero della gara rinviata per Covid-19), Ascoli (al Del Duca, sabato 23 alle 14), Cittadella (al Bentegodi, mercoledì 27 alle 19, altro recupero) e Pescara (di nuovo al Bentegodi, domenica 31 gennaio alle 15). Una serie di partite che a questo punto potranno, se il Chievo continuerà con la sua striscia di risultati positivi, accorciare ulteriormente la distanza con le prime della classe.

Foto di copertina di BPE – Maurilio Boldrini

© RIPRODUZIONE RISERVATA