Pareggio e rinnovo
Prima della partita con il Torino, terminata con un pareggio, è arrivato il rinnovo del contratto con Juric per i prossimi tre anni.
Prima della partita con il Torino, terminata con un pareggio, è arrivato il rinnovo del contratto con Juric per i prossimi tre anni.
Con la salvezza già in tasca da alcune settimane e un traguardo europeo oramai fuori portata, la partita contro il Torino poteva, almeno sulla carta, non offrire grandi stimoli ai gialloblù. I granata, invece, si sono presentati in campo con il dichiarato intento di conquistare il successo pieno per portare il prima possibile in salvo la nave, fuori dalle acque tempestose della lotta per non retrocedere.
A stupire, invece, è stata, ancora una volta, la formazione di Ivan Jurić. Dominato il primo tempo, ad inizio ripresa l’Hellas è andato in vantaggio con Fabio Borini – abile a trasformare un rigore da lui stesso causato – ma ha subito pochi minuti dopo il pareggio di Zaza, che ha sfruttato la scarsa attenzione di Gunter. Il Verona ha poi “ballato” per qualche minuto prima di riprendere in mano le redini dell’incontro. Ironia della sorte, tuttavia, ha rischiato di capitolare quando la gara stava per volgere al crepuscolo, con un colpo di testa del granata Andrea Belotti, andatosi a stampare sulla traversa. Il risultato di pareggio, comunque, è parso abbastanza giusto anche se Jurić negli spogliatoi non ha nascosto il rammarico per alcune occasioni fallite.
La vera notizia della serata, tuttavia, è quella riguardante il rinnovo del contratto di Jurić, ufficializzato nel tardo pomeriggio di mercoledì, prima che le due squadre scendessero in campo.
L’accordo, come tutti sappiamo, fino a dieci giorni fa pareva cosa fatta ma un suo ripensamento, legato in particolare alla ricca controfferta presentata dalla Fiorentina, aveva fatto pensare al peggio. Tutto, invece, si è risolto nel migliore dei modi con l’apposizione di una firma che ha sancito Il tanto auspicato prolungamento, la cui scadenza è stata portata al 2023.
La conferma di Juric per il prossimo triennio rappresenta la pietra sulla quale iniziare a costruire il nuovo Verona. Alla fine di questa “strana” stagione se ne andranno Amir Rrhamani, Sofyan Amrabat e, probabilmente, Marash Kumbulla mentre rimangono da definire le posizioni di Borini e Pessina, quest’ultimo in particolare richiesto a gran voce dal tecnico.
Da quel che si è letto e sentito Jurić non ne ha mai fatto una questione di soldi – anche se l’ingaggio di 1,5 milioni lordi a stagione rappresenta un investimento decisamente importante per una società come l’Hellas – ma di progetti.
Progetti di società e tecnico che alla fine hanno trovato il loro punto d’incontro. L’obiettivo del prossimo anno, come confermato dallo stesso allenatore, è rappresentato dalla salvezza, ma Jurić considera questo traguardo molto stimolante, alla pari di una qualificazione europea. Conoscendolo, tuttavia, soprattutto se gli sarà messo a disposizione un organico in grado di soddisfare le sue richieste, le sorprese non sono escluse.