Le mafie nel Veneto al tempo del Covid-19
La prima diretta social di Heraldo ha raccontato il sistema criminale al nord Italia, in particolare nel Veneto e a Verona, anche e soprattutto in un momento di emergenza come quello attuale.
La prima diretta social di Heraldo ha raccontato il sistema criminale al nord Italia, in particolare nel Veneto e a Verona, anche e soprattutto in un momento di emergenza come quello attuale.
La lotta alla mafia e alla corruzione per non lasciar soli coloro che potrebbero esserne vittima. Le mafie ormai diffuse da un decennio anche al Nord del Paese è sempre più impresa che offre “servizi”: dallo smaltimento rifiuti al recupero crediti, fino all’ingaggio di manodopera a basso costo. Ne ha parlato in modo diffuso Pierpaolo Romani durante la prima diretta social di “Heraldo” su Facebook. Giornalista e ricercatore, autore di libri e saggi, fra cui Calcio criminale, è stato consulente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli amministratori locali minacciati e della Commissione parlamentare antimafia. È coordinatore nazionale di Avviso Pubblico. Vive a Verona.
Nell’ultimo decennio sono state individuate oltre 2000 aziende in tutto il centro-nord, di cui 400 aziende nel solo nord-est, con una connessione con la criminalità organizzata. Si tratta di dati rilevati sulla base di atti giudiziari, condotta dall’Università di Padova. È solo uno dei dati al centro dell’attenzione in un Veneto che, con il suo ricco tessuto di piccole e medie imprese, è nel mirino della mafia, che qui trova il terreno ideale per ripulire il denaro proveniente dagli atti criminali – a cominciare dal traffico e spaccio di droga – compiuti in altre regioni. Questo e molto altro è stato affrontato durante il primo appuntamento di “Succede alle 31”.
Ecco i prossimi incontri: