Scaligera: continuano le montagne russe
Dopo tre vittorie di fila per la scaligera è arrivata una nuova sconfitta.
Dopo tre vittorie di fila per la scaligera è arrivata una nuova sconfitta.
Dopo la sconfitta con la capolista Ravenna, che aveva visto la squadra scaligera scivolare addirittura fuori dalla zona play off, i giganti gialloblù erano attesi da tre impegni non proibitivi che, in caso di esito positivo, avrebbero permesso di recuperare il terreno perduto. Così è stato. Dopo il convincente successo esterno contro Roseto (76-84) sono arrivate la sofferta vittoria con il fanalino di coda Orzinuovi (90-88) e quella più agevole con San Severo (94-82), entrambe ottenute sul parquet dell’AGSM Forum.
Il primo vero test per capire se la crisi fosse definitivamente alle spalle era, tuttavia, quello della scorsa domenica contro la formazione piacentina dell’Assigeco dell’ex Ferguson, che già aveva sconfitto i gialloblù nel match di andata, disputato al PalaOlimpia. La partita, vinta dai padroni di casa per 83 a 81 al termine di un finale thrilling – sul quale non sono mancate le recriminazioni della dirigenza scaligera per alcune discutibili decisioni arbitrali – ha visto la squadra esprimersi ancora una volta a corrente alternata. Dopo i primi due quarti, chiusi entrambi con un gap negativo di 7 punti, il quintetto gialloblù, grazie anche alle buone prestazioni di Rosselli, Tomassini e del nuovo americano Bobby Jones, ha saputo recuperare nel terzo e nella fase iniziale del quarto, riuscendo a ribaltare il punteggio a proprio favore. Nella cruciale fase finale, tuttavia, è venuta meno ancora una volta la necessaria lucidità per riuscire a mettere fine alla sfida. Alcune scelte offensive quantomeno azzardate e il risveglio tra i padroni di casa del solito Ferguson, autore alla fine di 20 punti con una percentuale del 66% nei tiri da tre, hanno consentito alla quintetto piacentino di conquistare il successo finale.
Cercando di approfondire l’analisi di queste ultime partite, senza limitarsi al risultato del campo, gli aspetti positivi tuttavia non mancano. La squadra, stravolta nella sua struttura con il cambio del play e l’inserimento di un nuovo americano, sembra alla fine assimilare sempre più i concetti di gioco tanto cari al nuovo coach, come minor ricerca del gioco perimetrale, maggiore intensità difensiva e maggior numero di conclusioni sotto canestro. L’attuale posizione di classifica, inoltre, anche se distante dalle aspettative di inizio stagione, vede ora la squadra in quarta posizione, in compagnia di Ferrara e Udine, un piazzamento in grado, almeno per ora, di allontanare lo spettro di una mancata qualificazione ai play off a fine stagione. In prospettiva, infine, non bisogna dimenticare il prossimo rientro sul parquet di Poletti e Severini, pedine fondamentali per il momento chiave del campionato. Rimane, invece, ancora da decifrare l’effettivo apporto di Candussi che, dopo tre ottime prestazioni coincise con altrettante vittorie, contro Piacenza è tornato ad esprimersi ampiamente al di sotto dei suoi livelli. Il pivot di Palmanova, tuttavia, in questi giorni è stato inserito nella lista dei 24, in vista delle partite di qualificazione ai prossimi campionati europei, dettaglio questo che fa sicuramente ben sperare per il futuro, soprattutto per quanto riguarda le vicende veronesi.
Nel frattempo l’attenzione è rivolta al prossimo impegno casalingo di domenica 2 febbraio con Imola, squadra che in classifica si trova giusto alle spalle dei giganti gialloblù, una partita sulla carta per nulla facile dove sarà estremamente importante riprendere subito confidenza con la vittoria.