La crisi della Scaligera Basket sembra non avere fine. Poche settimane addietro, proprio su queste pagine, avevamo parlato del difficile momento della formazione scaligera che, dopo un positivo avvio di campionato, nella seconda parte del girone di andata era incappata in una brusca inversione di tendenza culminata nel cambio della guida tecnica. Contrariamente alle aspettative, tuttavia,  l’arrivo di un nuovo coach non sembra aver sortito gli effetti sperati.

Il nuovo coach gialloblù Andrea Diana

SCOSSA SENZA EFFETTI

Dopo la vittoria con Montegranaro sono arrivate in serie le sconfitte con Mantova, Caserta, Udine e la scorsa domenica contro la capolista Ravenna. Quattro cocenti battute d’arresto tutte caratterizzata da uno svolgimento pressoché analogo. Dopo un iniziale vantaggio nel punteggio, frutto di un approccio molto positivo, nel momento cruciale del match la squadra ha sempre sofferto il ritorno aggressivo degli avversari, smarrendo la necessaria lucidità nelle scelte offensive, con l’inevitabile conseguenza di lasciare sul terreno punti importanti per la classifica. Il nuovo allenatore Andrea Diana si è purtroppo trovato tra le mani una squadra costruita su principi tecnici decisamente diversi da quelli a lui affini, con i quali aveva ottenuto ottimi risultati nella sua precedente esperienza con Brescia, culminata in una promozione dalla serie A2 e in una semifinale scudetto.

TROPPI INFORTUNI

I diversi infortuni che hanno colpito molti giocatori della rosa possono essere, solo in parte, indicati tra le cause della situazione di crisi. In queste ultime settimane a finire nell’occhio del ciclone è stato in particolare il settore dei cosiddetti “lunghi” con capitan Poletti, out per almeno due mesi per un problema di carattere muscolare, e con il duo Udom e Candussi, precipitato in una preoccupante involuzione tecnica. Si è, inoltre, avvertito con forza anche il debole apporto ricevuto dai due americani. Hasbrouck, reduce da un nuovo infortunio, è rientrato contro Ravenna e solo con un ridotto minutaggio mentre Love, dopo l’ennesima deludente prestazione, è stato definitivamente tagliato e sostituito con Bobby Jones, esperta ala/pivot di 36 anni, proveniente da Roseto, avversaria dei giganti gialloblù nel prossimo incontro.

Il vice presidente Giorgio Pedrollo

RICORSO AL MERCATO

In settimana c’è stato anche l’intervento “a gamba tesa” del vicepresidente Giorgio Pedrollo che ha sfogato la sua delusione sostenendo che tra i giocatori qualcuno non sarebbe degno di indossare la casacca gialloblù. La società, tuttavia, sembra intenzionata a non lasciare nulla di intentato per salvare la stagione. Oltre alla già avvenuta sostituzione del play americano, è iniziata la ricerca di una guardia/ala da inserire nelle rotazioni, tenendo conto anche dell’assenza programmata di Severini. La guardia gialloblù, infatti, fino ad ora sempre tra i migliori, sarà indisponibile per un paio di mesi per sottoporsi ad un intervento chirurgico per risolvere un problema di ernia. Trovare un sostituto non era cosa semplice, anche perché le potenziali scelte sono spesso limitate a qualche giocatore di basso minutaggio, magari proveniente da squadre di categorie inferiori che cercano di liberarsi di qualche ingaggio pesante. La società, tuttavia, non si è persa d’animo e in pochi giorni ha concluso l’ingaggio dall’Eurobasket Roma di Federico Loschi, guardia di 195 cm che va a rinforzare il pacchetto degli esterni e che, soprattutto, ritrova Andrea Diana, già suo allenatore durante la precedente esperienza con Brescia.

MOMENTO CRUCIALE

In questo momento la classifica è diventata pericolosamente deficitaria. La squadra è scivolata addirittura fuori dalla zona play off e questo preoccupa non poco la società gialloblù anche se il tempo per recuperare non manca. Tuttavia, è importante invertire quanto prima la rotta al fine di evitare di trovarsi di fronte ad un nuovo fallimento sportivo. Nelle prossime settimane i giganti gialloblù saranno chiamati ad affrontare le ultime tre della classifica. Il calendario favorevole, quindi, può rappresentare un tangibile supporto per cercare di risalire qualche posizione. Tra i tifosi inizia nel frattempo a serpeggiare un forte malcontento, frutto anche delle grandi aspettative di inizio stagione che rischiano di essere clamorosamente disattese. I processi, però, devono essere rimandati a fine campionato. Ora è necessario che tutto l’ambiente si stringa attorno alla squadra per aiutarla a recuperare la fiducia e la consapevolezza nei propri mezzi in vista della primavera dove i play off saranno decisivi per determinare l’esito finale.