La rivincita che non vince
“Arrivano al cinema le sfigate, ma sarà una vera rivincita?”
“Arrivano al cinema le sfigate, ma sarà una vera rivincita?”
Riferimenti bassi, riferimenti alti, risultato medio. O un po’ più sotto.
A voler aggiornare un genere tipicamente americano, quale è la commedia studentesca, si impegnano ben quattro sceneggiatrici e un’attrice come Olivia Wilde, qui al suo debutto come regista di un lungometraggio.
Come avrete già intuito, quello spessore assente in pellicole similari lo troverete in La rivincita delle sfigate, in originale il più sobrio Booksmart. Femminismo, omosessualità, emancipazione, sono tutti temi trattati con la normalità che meriterebbero, senza eclatanti drammi appartenenti più ad altre epoche cinematografiche (tipo Breakfast Club del 1985). Se tutto ciò è ammirevole, purtroppo non lo si può dire altrettanto dell’esito finale che sembra un ibrido sempre in bilico tra l’idiota e il colto, alle volte fin troppo come a volersi in qualche modo giustificare. In pratica immaginate un estratto da I monologhi della vagina di Eve Ensler, ma recitato con i rutti.
Le due protagoniste sono la vulcanica Molly, interpretata da Beanie Feldstein, e la più remissiva Amy di Kaitlyn Dever; ammetto che non mi sono risultate simpatiche tanto facilmente, ci è voluto almeno metà film prima di riuscire ad accettare i loro caratteri, forse anche per colpa delle situazioni sempre tra l’imbarazzante ed il solo “potenzialmente divertente” nelle quali le autrici hanno voluto cacciarle.
Delusioni amorose, personaggi caricaturali, bulletti stereotipati, sesso, droghe, alcol, vomito e merda pare che siano gli ingredienti indispensabili per chi si accinge a raccontare le avventure extrascolastiche dei giovani a stelle e strisce. Una volta accettato tutto ciò, lo spirito della pellicola sarebbe anche quello giusto, ma temo che le troppe teste in fase di scrittura non abbiano giovato all’impronta da dare alla sceneggiatura.
Fino a questo film i miei punti di riferimento sugli studenti americani erano titoli come Easy Girl (2010), Mean girls (2004), ovviamente Animal House (1978) e via via elencando, ma dubito che La rivincita delle sfigate troverà un posticino nella mia memoria, neppure tra i titoli “guilty pleasure” (che naturalmente non vi citerò per amor proprio).
Voto: 2,5/5
La rivincita delle sfigate
Regia di Olivia Wilde con Kaitlyn Dever, Beanie Feldstein, Jessica Williams, Jason Sudeikis, Lisa Kudrow, Will Forte e Victoria Ruesga.