Obiettivo Perugia
Michele Marcolini sta strutturando il suo Chievo in vista del debutto in B a Perugia tra diverse incognite legate al mercato.
Michele Marcolini sta strutturando il suo Chievo in vista del debutto in B a Perugia tra diverse incognite legate al mercato.
Roma non è stata costruita in un giorno e un proverbio francese di otto secoli fa ce lo ricorda sempre. Occorre dunque aver pazienza quando si ha a che fare con progetti che prevedono complessità e complicanze lungo il percorso. Come quello della ricostruzione del Chievo dopo la retrocessione. Se da un lato il tempo si assottiglia verso l’inizio della stagione e il mercato estivo è a meno di un mese dalla chiusura, una certa disponibilità d’animo resta una virtù necessaria per affrontare le prossime settimane. E il debutto in B a Perugia tra diciassette giorni esatti.
Sergio Pellissier e Michele Marcolini stanno cercando di incrociare necessità e situazione contingente. Il processo d’allestimento di una potenziale formazione titolare è apertissimo a variazioni sullo spartito. Sui binari di arrivi e partenze permangono ancora incognite quanto il taglio dei costi del materiale umano permane ben evidenziato in agenda. I contratti pesanti a carico del club sono il nodo principale da sciogliere e imbrigliano altri movimenti in una rosa che, ad oggi, è ampia quanto ricca di asterischi e note a margine.
Tra i nuovi, Esposito si sta guadagnando stima e applausi, confermando l’autorevolezza della sua candidatura sulla linea mediana, mentre Brivio mostra le caratteristiche di uomo di categoria. I giovani crescono ma, come ha sottolineato Marcolini, alcuni devono fare un salto di mentalità per affrontare con costrutto la cadetteria. Sul suo 4-3-1-2 restano aperte le posizioni di abituali frequentatori di Veronello. In stallo è, ad esempio, la situazione di Vignato. Il ragazzo si sta allenando con impegno ma, per preservarne la tranquillità tra costanti chiacchiere di mercato, il mister preferisce non utilizzarlo nella amichevoli. Diversa invece la situazione di parte della vecchia guardia. Hetemaj, Tomovic, Pucciarelli, Giaccherini, Obi, Djordjevic, Stepinski ma anche Leris sono tutti oggetto di possibili trattative ma analogamente, ad oggi, arruolati nel Chievo di domani.
L’incertezza è l’unica certezza di questa fase: improbabile considerare attendibile l’undici iniziale visto nella sgambata con il Lecco. La sensazione è che non lo sarà neppure quello che affronterà il Ravenna nel secondo turno di Coppa Italia (domenica alle 18.30 al Bentegodi), debutto ufficiale di una stagione che, almeno sul piano del calendario, ha preso forma ieri.
La grande sfida di mister Marcolini è quella di plasmare una squadra competitiva entro il 24 agosto, quando i gialloblù saranno di scena a Perugia, nel match che aprirà l’avventura in B dei gialloblù. A proposito: il torneo partirà con un botto. Sette sere dopo la trasferta in Umbria il Chievo ospiterà l’Empoli che, per quanto potenzialmente lontano da quello incrociato qualche mese fa nel massimo campionato, è accreditato da velleità di promozione in uno scenario, ad oggi, realisticamente impossibile da ipotizzare per molte delle partecipanti.
Nel frattempo, per certi versi Chievo ed Empoli sono fianco a fianco in una battaglia presso il Collegio di garanzia dello sport del Coni per “la declaratoria dell’illegittimità della pretesa della Lega Nazionale Professionisti Serie B di obbligare le società ricorrenti […] a provvedere al pagamento del Contributo solidaristico a carico delle neo retrocesse in serie B”.
Il contributo al centro della questione è stato introdotto un anno fa e prevede la cessione del 20% del paracadute da parte delle tre società che nella stagione precedente militavano in Serie A. Una somma che andrebbe redistribuita in parti uguali tra le altre società del torneo cadetto. Denari che farebbero comodo, eccome.
(Foto ACChievoVerona, Wikipedia)