L’unico successo conquistato dal Verona sul terreno della Roma risale al lontano 1973. In quell’occasione, la gara si disputò sul campo neutro di Arezzo, e a decidere l’incontro fu una memorabile rete del compianto Emiliano Mascetti, che regalò ai gialloblù una vittoria storica. Da allora, i risultati ottenuti dal Verona nella capitale sono stati per lo più deludenti, con pochissimi pareggi e un numero decisamente superiore di sconfitte.

Tra queste, la più amara e difficile da dimenticare è senza dubbio quella del 26 giugno 1984, quando si giocò il ritorno della finale di Coppa Italia, un episodio che lasciò un segno indelebile nella storia delle sfide tra le due squadre.

Maledetta autorete

Dopo il pareggio ottenuto nella gara d’andata disputata al ‘Bentegodi’ – con il vantaggio della formazione giallorossa firmato da Cerezo e il pareggio veronese siglato da Storgato – per assicurarsi l’ambito trofeo era indispensabile una vittoria, anche con il minimo scarto. Tuttavia, a decidere le sorti dell’incontro, consegnando la Coppa nelle mani dei padroni di casa, fu un episodio sfortunato: un’autorete di Mauro Ferroni.

Al 27esimo minuto del primo tempo, Ferroni deviò involontariamente nella propria porta un colpo di testa indirizzato da “Ciccio” Graziani, spianando così la strada al successo avversario. Nella seconda frazione di gioco, il Verona, rimasto in inferiorità numerica a causa dell’espulsione di Iorio, provò con tutte le sue forze a trovare il gol del pareggio. Nonostante l’impegno e la determinazione, però, i tentativi della squadra si rivelarono vani e il risultato non cambiò.

Non c’è due senza tre

Quella del 1984 rappresentò, purtroppo, la terza finale consecutiva di Coppa Italia persa dal Verona, un’amara serie di sconfitte che segnò quegli anni per i gialloblù. Solo dodici mesi prima, era stata la Juventus a infrangere i sogni dei tifosi scaligeri: dopo un promettente 0-2 ottenuto al Bentegodi, i bianconeri ribaltarono clamorosamente la situazione nel match di ritorno a Torino. In quell’occasione, grazie a una prestazione straordinaria, la squadra allenata da Trapattoni riuscì a imporsi per 3-0 nei tempi supplementari, conquistando così il trofeo.

Andando ancora più indietro, nel 1976, il Verona si era trovato nuovamente a disputare la finale, questa volta in una gara secca, giocata sul prestigioso manto dell’Olimpico di Roma. Allenata dall’ex commissario tecnico della Nazionale italiana, Ferruccio Valcareggi, la formazione scaligera subì una pesante sconfitta contro il Napoli, che si impose con un netto e perentorio 4-0, lasciando poche speranze alla squadra veneta di sollevare il trofeo.

(C) RIPRODUZIONE RISERVATA