Mihai&Cordioli: passione, dedizione e orgoglio azzurro
Alexandrina Mihai e Mattia Cordioli sono stati i protagonisti del secondo appuntamento di "Incontri di Sport"
Alexandrina Mihai e Mattia Cordioli sono stati i protagonisti del secondo appuntamento di "Incontri di Sport"
Passione, eleganza, inclusione e dedizione. Sono solo alcuni dei concetti e degli argomenti affrontati da Alexandrina Mihai e Mattia Cordioli, ospiti del secondo appuntamento di “Incontri di Sport”, la mini-rassegna organizzata dal Crazy Sambonifacese Baseball & Softball per chiudere l’anno dialogando con alcuni protagonisti del mondo dello sport del nostro territorio.
Se la prima data aveva guardato in direzione baseball, il secondo incontro ha spaziato attraverso le discipline dei due ospiti, marcia e sitting volley, andando poi a confrontarsi con aspetti più legati alla quotidianità e alle emozioni collegate allo sport e alla vita sportiva.
L’incontro, andato in scena sabato 7 dicembre presso la sala civica Barbarani di San Bonifacio, è stato aperto dai saluti del sindaco di San Bonifacio Fulvio Soave e dell’assessore allo sport Francesco Malgarise. A loro si è poi aggiunto il delegato provinciale del CONI Stefano Gnesato, che si è complimentato col Crazy Sambonifacese per l’iniziativa, auspicando che possa continuare in futuro.
Gli ospiti Alexandrina Mihai, marciatrice in forza alle Fiamme Oro della Polizia di Stato e argento europeo Under 23, e Mattia Cordioli, giocatore del CUS Verona e della Nazionale di sitting volley, hanno prima di tutto spiegato i dettagli delle rispettive discipline ai giovani presenti tra il pubblico e, successivamente, hanno dialogato con Matteo Dani di Heraldo, condividendo molto delle proprie esperienze personali.
Mihai ha raccontato il suo approdo “casuale” all’atletica e alla marcia. La soddisfazione per i primi bei risultati e la successiva lunga attesa per ottenere la cittadinanza (lei che è di origine moldava ma residente nel veronese dall’età di cinque anni) e poter quindi gareggiare con i colori della selezione azzurra.
Cordioli, dal canto suo, si è soffermato sul grande valore di inclusività insito nel sitting volley, una delle poche discipline che permette a normodotati e persone con disabilità di scendere in campo insieme. «Tutti seduti a terra, dalla stessa prospettiva, si annullano molte delle differenze che invece la quotidianità e la società sembrano rendere molto più difficili da superare».
Entrambi hanno descritto l’orgoglio che, di volta in volta, provano nel poter indossare la divisa della Nazionale italiana. Particolarmente significativo, poi, l’aver condiviso le sensazioni provate sia da Alexandrina che da Mattia quando sono stati costretti, per diversi motivi, a fermare la propria attività sportiva, riprendere la condizione ottimale e adesso poter puntare a nuovi obiettivi.
C’è stato spazio per rispondere anche alle domande arrivate dal pubblico. Con molta curiosità legata alla gestione della vita quotidiana, dall’alimentazione al ritmo sonno-veglia, fino alle modalità di allenamento che devono seguire una marciatrice e un giocatore di sitting volley. Al temine dell’incontro Alexandrina Mihai e Mattia Cordioli hanno ricevuto un dono realizzato a mano da parte degli utenti del centro diurno della Cooperativa “Il Fiore” di Monteforte d’Alpone.
L’ultima battuta è quella riservata al presidente del Crazy Sambonifacese B&S, Simone Lonardi, soddisfatto per la riuscita dei primi “Incontri di Sport”, che rientravano nel calendario di appuntamenti di “Aspettando il Festival del Giornalismo 2025”, organizzato dall’Associazione Culturale Heraldo.
«Per una società come il Crazy – ha concluso Lonardi – è davvero molto importante unire l’attività sportiva portata avanti durante l’anno con momenti nei quali dare la possibilità a ragazzi e ragazze del settore giovanile, e a tutta la comunità, di conoscere e confrontarsi con sportivi e discipline diverse da quelle di appartenenza. Ascoltando i loro racconti e le loro esperienze si cresce tutti. Siamo felici per come sono andati questi due appuntamenti, grazie a tutti gli sponsor e partner che ci hanno aiutato a organizzarli. Speriamo di poterne presto riproporre anche degli altri.»
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