Parlare dei Los Fastidios significa raccontare una storia di musica, passione e una comunità che si è costruita in oltre tre decenni di attività. La band veronese, attiva da ben 33 anni, continua a portare avanti il suo messaggio di inclusione, solidarietà e lotta sociale attraverso un sound che riesce ad abbracciare diverse subculture giovanili, dal punk al rockabilly, dallo skinhead al mod. Abbiamo intervistato Enrico De Angelis, fondatore e frontman della band, ed Elisa Dixan, membro dal 2012, con i quali si è andati  a fondo della filosofia e del percorso che hanno reso i Los Fastidios un punto di riferimento nella scena musicale alternativa.

La nascita di una famiglia musicale

Elisa si è unita alla band dapprima come merchandiser, videomaker, fotografa e tour manager, ma dal 2018 è salita anche sul palco, portando la sua voce e il suo entusiasmo. «Io sono cresciuta con il punk rock italiano e i Los Fastidios sono stati una delle band che mi ha formata musicalmente», racconta Elisa. Per lei, entrare a far parte della band è stato come realizzare un sogno nato da adolescente. Enrico conferma quanto questo spirito di accoglienza e condivisione sia al centro della band: «Diciamo sempre che il pubblico è il nostro sesto elemento. Per noi, ogni persona presente a un concerto fa parte di una comunità, di una famiglia. Questo è Los Fastidios nel mondo.»

Uno dei punti di forza della band è l’abilità di creare connessioni tra persone di diverse lingue e culture. «Abbiamo la fortuna di girare il mondo e incontrare tantissime persone», spiega Enrico. «Per questo, abbiamo scelto di cantare anche in inglese, la lingua più conosciuta, pur mantenendo l’italiano nei nostri brani per non perdere le nostre radici.»

Nei concerti dei Los Fastidios, le barriere linguistiche sembrano scomparire: la musica diventa un linguaggio universale, capace di trasmettere messaggi potenti.

I Los Fastidios sul palco – Foto dal profilo Facebook della band

Testi sociali, ma con il sorriso

Chi conosce i Los Fastidios sa che i loro testi affrontano spesso tematiche importanti e sociali. In passato, questi argomenti venivano trattati con un tono più diretto e a volte aggressivo, ma qualcosa è cambiato con l’arrivo di Elisa sul palco. «Abbiamo capito che talvolta il sorriso è l’arma più forte», racconta Enrico. «Elisa ha portato entusiasmo e voglia di divertimento, e abbiamo imparato a trasmettere i nostri messaggi anche con leggerezza. Ora, i nostri concerti sono un ‘divertimento pensante’: si balla, si canta, ma si riflette anche.»

Dopo 33 anni di attività, i Los Fastidios non smettono di sorprendere il pubblico con la loro capacità di rinnovarsi, mantenendo sempre fede alla propria identità musicale. «Ogni disco nuovo taglia gli anthem del passato per dare spazio a quelli di oggi», afferma Enrico. «E la stampa specializzata internazionale lo riconosce: ogni nostro nuovo album è stato recensito come il miglior lavoro dei Los Fastidios.»

Elisa Dixan

Questa capacità di evolversi, pur rimanendo fedeli al proprio stile, è uno dei segreti del loro successo. Nel corso della sua carriera, Enrico ha avuto l’opportunità di realizzare un sogno: collaborare con Paul Heaton, ex membro della storica band inglese The Housemartins. «Lui è stato un’ispirazione per me sin da giovane», racconta emozionato. «Ci siamo conosciuti tramite MySpace e siamo rimasti in contatto per anni. Nel 2019, mentre registravamo un nuovo album, gli ho chiesto se volesse cantare una parte di una nostra canzone. Ha risposto: “Enrico, con te canto quello che vuoi, quando vuoi, dove vuoi”. È stata una delle esperienze più belle della mia carriera.»

La musica come missione

I Los Fastidios continuano a portare la loro musica in giro per il mondo, raccogliendo consensi ovunque vadano. Recentemente, sono stati confermati per la prossima edizione del prestigioso festival di Blackpool, dove hanno già lasciato il segno. «È un onore essere riconfermati», dice Enrico. «Abbiamo dato tanto e ricevuto tantissimo. Tutto questo è mosso dalla passione, quella stessa passione che ci ha portato fin qui e che ci fa andare avanti.»

La forza dei Los Fastidios è sempre stata quella di rimanere fedeli ai propri principi, utilizzando la musica come mezzo di espressione e resistenza. «Siamo una band antirazzista e crediamo nell’uguaglianza e nella solidarietà», afferma Enrico. «Quando vediamo la gente sorridere dopo un nostro concerto, ci guardiamo e diciamo: ‘Anche stasera abbiamo vinto.’ È una vittoria per noi, ma soprattutto per il messaggio che cerchiamo di portare avanti.»

Nonostante le sfide del mondo musicale, i Los Fastidios continuano a essere un punto di riferimento per diverse generazioni. «Abbiamo segnato tante epoche con i nostri album», afferma Enrico. «Ogni generazione si identifica in un disco diverso, ma tutte condividono gli stessi valori. Questo è ciò che rende incredibile la nostra storia.»

Attraverso la loro etichetta “KOB Records” organizzano ogni anno a Verona un evento dedicato  alla musica punk rock, chiedendo a band italiane del genere che provano una profonda stima verso i Los Fastidios di suonare e poter restituire il loro bagaglio musicale alla città che li ha formati e lanciati.

I Los Fastidios rappresentano molto più di una semplice band: sono una comunità, una famiglia globale che si riconosce nella musica e nei messaggi di uguaglianza e solidarietà. Mentre i loro concerti continuano a far cantare, ballare e riflettere, il loro viaggio musicale prosegue, portando con sé la stessa energia e passione che li ha fatti amare dal pubblico di tutto il mondo. Come dice Enrico, «i sogni bisogna continuare a sognarli, perché davvero possono avverarsi. Perché no?»

Enrico De Angelis – Foto dal profilo Facebook della band

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