Storia Film Fest: il cinema tra storia e propaganda
Dal 7 al 10 novembre 2024, il teatro Cerro ospiterà la prima edizione dello Storia Film Fest: un evento che esplorerà come il cinema ha plasmato la storia attraverso la propaganda e la narrazione.
Dal 7 al 10 novembre 2024, il teatro Cerro ospiterà la prima edizione dello Storia Film Fest: un evento che esplorerà come il cinema ha plasmato la storia attraverso la propaganda e la narrazione.
Dal 7 al 10 novembre 2024, Cerro Veronese ospiterà la prima edizione dello Storia Film Fest, un evento unico nel panorama culturale italiano. Ideato dall’associazione culturale Contrada dei Miracoli in collaborazione con enti locali e nazionali, il festival offrirà un programma ricco di proiezioni, incontri con esperti, talk e contest per giovani talenti. Lo scopo? Esplorare il rapporto tra cinema, propaganda e storia, analizzando come la narrazione audiovisiva abbia influenzato l’opinione pubblica nei secoli, dalle guerre mondiali ai tempi moderni.
Lo Storia Film Fest si propone di ripercorrere l’evoluzione del cinema come strumento di narrazione storica e di propaganda. Il racconto della storia attraverso l’immagine in movimento ha radici profonde, come testimonia il celebre film “L’arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat” dei fratelli Lumière, proiettato per la prima volta nel 1896 a Parigi. La leggenda vuole che gli spettatori, alla vista del treno, siano fuggiti terrorizzati, credendo che stesse per travolgerli. Questo episodio rappresenta il potere suggestivo del cinema, capace di influenzare la percezione della realtà, specialmente per le classi meno alfabetizzate.
Durante il festival, si discuterà dell’impatto del cinema di propaganda, che raggiunse il suo apice con le produzioni della Prima e Seconda guerra mondiale. Dai cartoon propagandistici di Walt Disney, utilizzati per spingere all’arruolamento, ai cinegiornali fascisti, il cinema ha sempre giocato un ruolo cruciale nel plasmare la visione del mondo.
Uno degli aspetti più interessanti del festival sarà il focus sulla comunicazione di massa e sulla pubblicità. Oggi, la pubblicità è diventata una forma di persuasione sofisticata, capace di trasformare un bene superfluo in una necessità. L’evento intende esplorare come i media moderni abbiano cambiato il nostro modo di vivere e come le tecniche comunicative influenzino la percezione del passato, comprimendo spesso la memoria in un eterno presente. Quali sono gli effetti dell’analfabetismo funzionale, che secondo l’OCSE riguarda il 28% degli italiani tra i 16 e i 65 anni? E quali strumenti possiamo adottare per riconoscere e contrastare la manipolazione mediatica?
Il festival offre un programma denso e variegato, che spazia dai documentari storici ai talk con esperti. Giovedì 7 novembre, ad esempio, si terrà una conversazione sul tema della propaganda nei cartoon, curata dal regista e storico Mauro Vittorio Quattrina, accompagnata da una rassegna di cortometraggi di Walt Disney prodotti per incoraggiare l’arruolamento durante la guerra. Sempre nella stessa serata, il giornalista e inviato di guerra Fausto Biloslavo terrà un talk sulle sue esperienze in prima linea, affrontando le difficoltà e le responsabilità dei corrispondenti di guerra.
Tra gli eventi di rilievo, anche la proiezione del film “Fango e Gloria” di Leonardo Tiberi, che racconta la Prima Guerra Mondiale attraverso una combinazione di immagini d’archivio dell’Istituto Luce e sequenze di fiction. Un altro film in programma, “Il Destino degli Uomini” sempre di Tiberi, celebra l’eroismo di Luigi Rizzo, figura antimilitarista e democratica, utilizzando una tecnica innovativa che mescola riprese storiche e ricostruzioni cinematografiche.
Il festival coinvolgerà figure di spicco nel mondo della cultura e della ricerca. Tra gli ospiti vi saranno Pietro Beccherle, storico contemporaneista, che esplorerà la manipolazione della memoria storica con un focus sul romanzo distopico “1984” di George Orwell, e Alessandro Norsa, psicologo e psicoterapeuta, che terrà un talk sulle tecniche ipnotiche utilizzate nella comunicazione di massa per influenzare i comportamenti collettivi.
Altri incontri stimolanti includono una discussione sui fumetti e la propaganda con il regista Johnny Calà e un intervento dell’antropologo Massimo Centini sull’influenza della pubblicità e della paura dell’altro nella società moderna.
Un momento speciale sarà il talk-reading “Storie di Matti” della scrittrice e performer Arianna Porcelli Safonov, che chiuderà il festival con un’ironia tagliente su come la follia si manifesti oggi nelle relazioni sociali e nelle abitudini quotidiane.
Lo Storia Film Fest si rivolge anche ai giovani, invitandoli a partecipare a un video contest dedicato agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Il tema sarà “Storie Rivedute e Scritte”, un’occasione per riflettere criticamente sugli eventi storici e sperimentare con il concetto di “falso storico”. I migliori cortometraggi saranno proiettati nella giornata conclusiva del festival, offrendo ai ragazzi l’opportunità di confrontarsi con una giuria di esperti e di ricevere un riconoscimento per il loro lavoro creativo. Oltre alle proiezioni e agli incontri, il festival animerà Cerro Veronese con esposizioni storiche e degustazioni enogastronomiche. Saranno allestiti uno spazio espositivo con materiali storici come giornali, cartoline e oggetti delle due guerre mondiali, e un chiosco di benvenuto curato dal Gruppo Alpini, dove sarà possibile assaporare prodotti tipici come il vin brulé, il pandoro e le castagne. Infine, un’area dedicata ai filmati storici inediti sulla ricostruzione post-bellica di Verona consentirà ai visitatori di immergersi in un passato che risuona ancora nel presente.
Lo Storia Film Fest è un progetto ambizioso che fonde cinema, educazione e riflessione sociale. Attraverso una vasta gamma di attività e ospiti illustri, questo festival offre uno spazio per analizzare criticamente la storia e il suo racconto, ponendo domande fondamentali sull’uso delle immagini e delle narrazioni per influenzare le masse. Cerro Veronese diventa così un punto di incontro per esplorare non solo la storia del passato, ma anche il modo in cui questa ci parla e ci influenza nel presente.
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