Si avvicina la settima edizione di Working Title Film Festival – Festival del cinema del lavoro, che torna a Vicenza da lunedì 11 a sabato 16 novembre, con un evento di anteprima giovedì 7: le location che ospitano proiezioni e dibattiti sono il Cinema Odeon, il centro culturale Caracol Olol Jackson e Zerogloss design store.

Nato nel 2016 e con la direzione artistica di Marina Resta, il festival conferma il suo obiettivo: dare visibilità alla produzione audiovisiva indipendente che, a livello internazionale, racconta con sguardi e linguaggi originali il mondo del lavoro e i molteplici temi che con esso si intrecciano. Sono 27 i film in concorso, provenienti da 16 Paesi, suddivisi in 3 sezioni di concorso: Lungometraggi & Mediometraggi, Cortometraggi ed Extraworks.

La campagna di crowdfunding

Al via la campagna di crowdfunding che, come in ogni edizione, invita il pubblico e gli appassionati a sostenere un festival fieramente indipendente. È possibile donare attraverso 4 formule donando 10, 30, 50 o 100 euro, che danno accesso a ricompense esclusive: poster, t-shirt e shopper ufficiali targati Working Title Film Festival 7. Tutte le informazioni per partecipare al crowdfunding sono sul sito workingtitlefilmfestival.it.

Per lanciare la campagna di crowdfunding, gli studenti delle classi 5DLA e 5ELA A.S. 2023/2024 dell’indirizzo audiovisivo e multimediale del Liceo Artistico Boscardin di Vicenza hanno realizzato una serie di cortometraggi e alcuni teaser di lancio del festival, nell’ambito di un progetto PCTO con il tutoraggio della docente Marina Resta, la collaborazione della docente Alessia Zampieri, le grafiche di Andrea Xausa e le musiche di Luca Scapellato, in arte LSKA. Tra i teaser, sarà scelto quello ufficiale che verrà proiettato prima dei film in concorso.

Le giurie

In attesa del programma completo, che sarà svelato nei prossimi giorni, ecco i componenti delle giurie formate da professionisti di grande valore del mondo del cinema, a conferma del riconosciuto spessore della proposta culturale del festival. Ciascuna sezione di concorso conta tre giurati, con una prevalenza femminile (5 donne e 4 uomini).

Per la sezione Lungometraggi & Mediometraggi la giuria è formata dai registi Cecilia Bozza WolfChiara Càmpara e Federico Francioni. Per la sezione Cortometraggi i giurati sono i registi e docenti di cinema Giulia Cosentino e Francesco Montagner, e il regista Tommaso Santambrogio. Fanno parte della giuria Extraworks, sezione dedicata ai film ibridi, sperimentali, alla video arte e al videoclip, la regista e montatrice Vanina Lappa, il regista e coordinatore editoriale Morgan Menegazzo e la montatrice e fotografa Mariachiara Pernisa. Saranno loro a decretare i premiati di questa settima edizione nella serata finale, sabato 16 novembre al Caracol Olol Jackson.

A queste tre giurie si aggiunge la trasversale Giuria Giovani, che assegnerà un premio speciale al miglior film in concorso tra quelli che affrontano le tematiche del lavoro dal punto di vista dei giovani, dei bambini e degli adolescenti.

Un festival dalle tante provenienze

«Working Title Film Festival è da sempre attento a valorizzare le produzioni indipendenti, i generi, i formati e i temi che fanno più fatica ad emergere nei circuiti mainstream – spiega Marina Resta, direttrice artistica di WTFF –. In questa edizione le provenienze sono particolarmente varie: il centro e sud America con Cile, Colombia, Costa Rica, Perù, Venezuela, l’Europa con Belgio, Estonia, Francia, Germania, Italia, Svizzera, Repubblica Ceca e Serbia, e poi l’Armenia, l’Egitto e gli Stati Uniti.

Non vediamo l’ora di mostrare al pubblico queste opere, selezionate non solo per l’originalità e l’attualità tematica, ma anche e soprattutto per la freschezza dello sguardo e la capacità degli autori di sperimentare con il linguaggio, o meglio i linguaggi, dell’audiovisivo».

Marina Resta. Foto di Ilaria Trees Meridio

© RIPRODUZIONE RISERVATA