Il tanto seguito uragano Kirk è nato ad ovest delle Azzorre, in ambiente tropicale, alimentato da un oceano caldo con temperature del mare tra i 27 e i 30 gradi; dopo essersi spostato  verso  nord-ovest è stato “ catturato” dalle correnti occidentali (westerline flow) proseguendo così verso est e l’Europa occidentale  (fig. 1 di copertina). Perdendo gran parte della sua energia, l’uragano si è trasformato in un ciclone extratropicale ed è atteso in Italia per la giornata di giovedì.

Conseguenze per l’Italia

Ovviamente perdendo i fenomeni più intensi, legati alla sua matrice iniziale di uragano, il fenomeno apporterà sulle  nostre Regioni, specie in quelle centro-settentrionali, “solo” fenomeni tipici di una intensa perturbazione, cioè piogge intense e burrasche di vento.

Pertanto la perturbazione di ieri, martedì 8 ottobre, e quella di domani, giovedì 10 ottobre con una impronta di Kirk (fig.2, mappa al suolo con fronti-DWD), contribuiranno a forti precipitazioni e vento, con disagi specie nelle aree dei versanti tirrenico, ligure e nelle fasce alpine e Prealpine.

Risparmiata, invece, la Romagna ancora in difficoltà per le  recenti alluvioni; nell’ultima uscita del modello meteo ECMWF Suisse HD si evidenziano per tutta l’Italia localizzazione ed accumuli di pioggia previsti fino alla mezzanotte di giovedì 10  ottobre.

Fig. 2

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