«Il singolo Tired nasce in periodo di pandemia, l’idea è nata a me seduto in giardino davanti al pollaio osservando le galline. Tutto sommato per come l’ho passata io la quarantena non è stata affatto male. L’unica cosa: sì, bello non fare niente, ma dopo un po’ la noia ti fa venire voglia di spaccare tutto».

A parlare è Cristiano Sartori, cantante e ideatore del singolo “Tired” che la band Black Vessel for the Saint ha fatto uscire lo scorso 13 settembre. I’m going tired dice il pezzo, associando nel video immagini di persone stanche a piedi che sfrecciano sugli skateboard, in perfetto stile punk-rock.

Nato durante la grande noia e tensione del lockdown, dove fissare le galline poteva portare all’esasperazione, Mi sto stancando è la frase che più ci si è ripetuti prima di reagire alla distorsione del tempo pandemico. «Questo pezzo è decisamente il più spensierato tra le nostre proposte e anche il più fuori binario rispetto alle sonorità a cui siamo più inclini» continua Cristiano, che insieme a Gee Gee Apollonio (batteria), Stefano Benini (basso), Michele Cantelli (chitarra e voci) e Enrico Biasin (chitarra) forma la band a Verona nel 2021.

Un nuovo titolo dopo “Dirty Lady”

I Black Vessel for the Saint sono il connubio dei diversi generi che derivano dalle esperienze pregresse dei componenti di punk, grunge e stoner, ma che fusi insieme creano un equilibrio eclettico che dirompe nell’orecchio dell’ascoltatore con energia a tratti disturbante a tratti esplosiva. Il sound ruvido della band, che si definisce Speed Stoner Punk Rock, vuole raccogliere i residui del grunge anni Novanta con dei ritmi speed e suoni stoner. «Però il punk-rock fa parte del nostro background e ogni tanto esce», ci tiene a sottolineare il cantante parlando appunto di “Tired”, il secondo singolo.

La formazione dei Black Vessel for the Saint.

Il primo, uscito il 12 luglio sulle piattaforme digitali e pubblicato dall’etichetta indipendente Rat Cage Records, si chiama Dirty Lady e rappresenta molto bene la vera natura del gruppo: una figura femminile sfuggente e misteriosa, spinta da un desiderio di sfidare le convenzioni e di vivere una vita senza regole.

Il brano aveva già fatto la sua uscita nella compilation La Verona Bene, vol.11, un progetto creato da Emporio Malkovich che coinvolge 216 band veronesi per eventi, concerti e festival di musica fuori dagli schemi della Verona borghese cittadina.  Allo stesso modo, la protagonista di Dirty Lady è «affascinante e attraente, ma anche enigmatica e imprevedibile».

A ottobre l’uscita del terzo brano, “Fear”

Così dicono gli stessi Black Vessel, tanto che il brano all’inizio era «un brano new romantic alla Duran Duran, molto più lento di quello registrato. Poi abbiamo caricato i distorsori, aumentato i bpm, aggiunto un bridge protopunk alla Stooges ed è saltata fuori la Lady sexy e aggressiva che abbiamo poi registrato».

Il pezzo, inciso lo scorso inverno presso il Mellowsong Studio di Verona, è solo il primo di una serie di brani che usciranno nei prossimo mesi e che faranno parte del primo gruppo del Vascello Nero: dopo “Dirty Lady” e “Tired”, infatti, a breve si potranno ascoltare le sonorità ancora diverse di “Fear, il terzo singolo che uscirà a ottobre.

“Tired” è il secondo brano dei Black Vessel for the Saint registrato nell’inverno 2023 al Mellowsong Studio di Verona.

«La nostra idea è appunto di non uscire con un album ma di continuare a pubblicare un singolo al mese – continua Sartori, – vedremo se fare una raccolta al termine. Le nostre precedenti esperienze a livello musicale sono veramente varie e toccano parecchi generi e ruoli. Ti dico solo che tre di noi suonano insieme da più di 15 anni». Vediamo quindi dove ci porterà questo Black Vessel nei mesi a venire e se i prossimi pezzi saranno per santi o imprevedibili, come la Lady che li accompagna.

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