Mentre il sole estivo illumina il cielo sopra l’Olympiastadion di Berlino, l’intero continente europeo trattiene il respiro in attesa della finale del Campionato Europeo di Calcio 2024. Spagna e Inghilterra si preparano a fronteggiarsi in quello che promette di essere uno degli scontri più memorabili nella storia del calcio moderno.

I precedenti

Gli scontri diretti tra le due squadre sono stati finora piuttosto equilibrati. Sono due i precedenti agli Europei tra Spagna e Inghilterra. Nell’Europeo del 1980 gli inglesi prevalsero per 2 a 1, mentre ad Euro 1996, superarono gli spagnoli ai calci di rigore. La Spagna ha vinto le edizioni del 1964, 2008 e 2012, mentre l’Inghilterra ha conquistato il suo unico titolo internazionale nel lontano 1966 (il Mondiale, giocato in casa) e ha fame di un nuovo trionfo. L’ultimo doppio confronto tra Spagna e Inghilterra risale al 2018, quando si sfidarono nel girone di Nations League: all’andata vinsero gli spagnoli 2 a 1, al ritorno invece ebbero la meglio gli inglesi per 3 a 2.

Punti di forza e limiti

La Spagna è rinomata per il suo tiki-taka, uno stile di gioco basato su passaggi rapidi e precisi che disorientano gli avversari. La rosa spagnola è un mix perfetto di giovani stelle emergenti, come Lamine Yamal, autore di un gol meraviglioso nella semifinale contro la Francia, e veterani esperti come Morata e Nacho, che possono dare un importante supporto psicologico alla squadra nei momenti di difficoltà. Tuttavia, sebbene sia una squadra dominante nel possesso palla, la Spagna può essere vulnerabile ai veloci contropiedi avversari. Inoltre, nonostante il gioco di squadra, la mancanza di un centravanti prolifico potrebbe rappresentare un problema nei match più complicati.

L’Inghilterra è nota per il suo gioco fisico e per la capacità di sfruttare la velocità di giocatori come Phil Foden e Jude Bellingham. Inoltre, con giocatori come John Stones e Kyle Walker, la difesa inglese è robusta e difficile da superare. C’è da dire, però, che la pressione di non aver vinto un torneo internazionale da decenni può pesare significativamente sulle spalle dei giocatori. Sebbene Kane sia un attaccante eccezionale, l’eccessiva dipendenza da lui potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio.

I moduli

La Spagna di Luis de la Fuente schiera spesso un 4-3-3, cercando di dominare il centrocampo con passaggi rapidi e movimenti fluidi. I tre centrocampisti sono il cuore pulsante della squadra, supportati dagli esterni alti.

L’Inghilterra di Gareth Southgate, invece, schiera solitamente un 4-2-3-1 o un 3-4-2-1, moduli usati per creare equilibrio tra difesa e attacco, che permettono di avere una buona copertura del campo in fase difensiva e di sfruttare al meglio le fasce laterali per creare superiorità numerica sui lati del campo. Sono due moduli che si adattano a diversi stili di gioco e vengono spesso usati per la loro versatilità.

Giocatori chiave

Spagna: tutti i riflettori saranno puntati sul giovane attaccante del Barcellona Lamine Yamal, il quale sarà fondamentale per dare velocità al gioco spagnolo, mentre il portiere Unai Simon, finora autore di ottime prestazioni, dovrà fare del suo meglio per fermare gli attacchi inglesi.

Inghilterra: Harry Kane e Jude Bellingham sono sicuramente gli uomini da tenere d’occhio, vista la loro capacità di segnare da ogni posizione. Anche Declan Rice avrà un ruolo cruciale a centrocampo, soprattutto in fase di impostazione. 

Una partita intensa

Secondo gli esperti, le probabilità di vittoria sono piuttosto equilibrate, ma è leggermente favorita la Spagna, che avendo vinto tutte le partite di questo europeo, si sta dimostrando sempre più una garanzia. Tuttavia, l’Inghilterra gode di una difesa molto solida e di attaccanti in uno stato di forma eccezionale.

La finale tra Spagna e Inghilterra sarà senza dubbio una partita intensa, piena di emozioni e colpi di scena. Due stili di gioco contrastanti, due squadre con una grande storia alle spalle sono pronte a dare vita ad una battaglia memorabile. Il calcio europeo è pronto a scrivere una nuova pagina della sua storia. Chi alzerà il trofeo? Chi sarà il nuovo campione d’Europa? Solo il campo potrà dircelo. Che vinca il migliore!

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