Lettera alla Scuola (Feltrinelli Junior, 2024), di Christian Raimo è un libro che germoglia dalla lettura, in una classe della periferia di Roma, di Lettere a una professoressa di Don Milani, classico della pedagogia italiana. Raimo è uno scrittore, attivista ed intellettuale da sempre in prima linea come docente di lettere nelle scuole delle periferie romane, e intesse rapporti con personaggi rilevanti della cultura, come il compianto linguista Luca Serianni e il fumettista Zerocalcare, che ha realizzato la copertina del testo.

Il volume è frutto di un lavoro elaborato dai ragazzi, da cui affiorano esigenze, paure, sogni e desideri che ci dicono che cosa significa avere sedici anni nell’Italia di oggi. A partire dagli insegnamenti del priore di Barbiana, un’intera classe compie infatti una riflessione rigorosa sul significato profondo dell’educazione confrontando l’evoluzione storica della scuola italiana.

Alla base di una comunità educante

Il libro di Christian Raimo, Lettera alla scuola, edito da Feltrinelli junior ha la copertina di Zerocalcare.

Ogni testimonianza parte dalla riflessione personale di ciascun ragazzo, che pone questioni importanti. Che cos’è una classe? Come si fonda una comunità educante?

È importante costruire un dialogo tra scuola e genitori senza creare conflitti intergenerazionali? In quale misura droga e sostanze psicoattive incidono sull’attività degli studenti? Gli esempi, oltre Don Milani, vanno ricercati in Mario Lodi e Gianni Rodari, due maestri fantasiosi del Novecento italiano che sperimentarono la scrittura collettiva in classe.

L’insegnante è un maieuta, colui che indica al proprio discepolo la strada più adatta, senza mai umiliare, ma intento a valorizzare talenti, accendere passioni e consolidare un pensiero autonomo.

Assieme ai ragazzi sorgono quindi dibattiti sul tempo dedicato alla cura della propria persona e all’attività fisica che aumenta il benessere psicologico.

La scuola pubblica e le disuguaglianze

Un tema centrale presente nel libro è la bocciatura. Un’esperienza simile può creare danni permanenti nella vita di una persona, se non vengono contrastati tempestivamente con delle strategie educative mirate.

Scuola, meritocrazia, disagio giovanile, dispersione scolastica, calo di iscrizioni al liceo classico, voti e registro elettronico sono corollari attorno ai quali ruota il concetto di educazione. La scuola pubblica costituisce l’avamposto della società e le riflessioni di Don Milani sono quanto mai attuali per arginare le diseguaglianze sociali.

Foto di cottonbro studio, Pexels.

La scuola italiana può diventare uno spazio adatto per costruire la democrazia e stimolare un dibattito salutare, coinvolgendo gli alunni affinché possano contribuire alla riflessione e alle decisioni sull’enorme progetto educativo che li coinvolge. Tante volte questo non accade; quante volte gli studenti si sentono oppressi dalle decisioni degli adulti?

La scuola deve fornire uno spirito di comunità e il lavoro degli alunni del professor Raimo è un valido esempio di come si possa diventare protagonisti attivi e non fruitori passivi di contenuti, nozioni ed imposizioni.

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