A volte ritornano. Come lo scorso anno, il Verona attende con ansia e trepidazione la sfida casalinga con il Sassuolo, in un match di fondamentale importanza in chiave salvezza. Questa volta, tuttavia, a vivere con preoccupazione la sfida sono anche i neroverdi emiliani, appaiati in classifica ai gialloblù al terzultimo posto della classifica.

L’incontro in programma domani pomeriggio all’ora di pranzo, quando mancano ancora dodici partite e diversi scontri diretti, non sarà ancora decisivo. Inutile negarlo, però, che entrambe le squadre punteranno al successo per evitare di compromettere ulteriormente una situazione già deficitaria.

La firma di Adolfo Gaich

Quando successo nei minuti finali del match disputato lo scorso torneo, sempre al Bentegodi, rimane scolpito nei ricordi dei tifosi gialloblù. Dopo novanta minuti abbastanza tirati, con il risultato fermo sul punteggio di 1-1 – vantaggio neroverde di Harroui e pareggio di Ceccherini – la partita si stava avviando verso la fine. Nessuno, però, aveva fatto i conti con Adolfo Gaich.

L’attaccante argentino, infatti, approfittando di un appoggio suicida di Consigli, trovatosi sconsideratamente a diversi metri dalla porta, trovò la forza e il coraggio di estrarre dal cilindro una giocata da maestro. Colpendo di prima intenzione, pur trovandosi a quasi cinquanta metri dalla porta, indovinò una perfida traiettoria vincente, spedendo il pallone nel sacco. Tra l’incredulità dei giocatori emiliani e l’urlo esponenziale del Bentegodi, che passò in pochi secondi dalla delusione all’estasi più totale.

Svolta verso la salvezza

Quella vittoria ottenuta in maniera inaspettata e rocambolesca rappresentò la scintilla in grado di dare una spinta fondamentale, soprattutto emotiva, ai gialloblù che ritrovarono fiducia e consapevolezza nei propri mezzi. Aspetti che avrebbero consentito pochi mesi dopo di coronare una lunga e snervante rincorsa nell’incredibile spareggio di Reggio Emilia contro lo Spezia. Che sia così anche quest’anno? In molti lo sperano…

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