Dopo la pioggia arriva il freddo
Dopo una fase perturbata ci attende nei prossimi giorni una fase più stabile, ma con correnti provenienti da nord-ovest più fredde.
Dopo una fase perturbata ci attende nei prossimi giorni una fase più stabile, ma con correnti provenienti da nord-ovest più fredde.
Come preannunciato nel nostro precedente appuntamento, la fase perturbata, ormai in allontanamento verso sud-est, ha prodotto dal 5 gennaio e su gran parte del Veneto precipitazioni importanti con massimi sulle montagne bellunesi e vicentine, anche oltre i 100 mm; un po‘ inferiori sono state sulla nostra provincia dove si è andati da un minimo di 22 mm a Bardolino fino ad un massimo detenuto da San Giovanni Ilarione con 70 mm. A Verona città sono caduti 62.5 mm (rete Meteo4).
L‘innevamento al suolo si è avuto solo da quote oltre i 1000-1200 metri causa flussi miti da sud. I nivometri della rete ARPAV hanno registrato un discreto innevamento a quote più alte con uno spessore nevoso di 32 cm sul Baldo (1756 m) e di 17 cm sul Monte Tomba (1624 m).
Il rinforzo di un anticiclone su Isole Britanniche determinerà l’arrivo di correnti nord occidentali più fredde (fig.1 campo medio e anomalie della 500 hPa); esse comunque ci interessano solo marginalmente in un contesto comunque stabile e senza precipitazioni.
Tempo variabile con nubi alternate a brevi periodi soleggiati, qualche banco di nebbia verso il fine settimana più probabile nelle zone rurali, si escludono precipitazioni significative. Temperature in lieve flessione, ma con valori massimi perlopiù attorno alle medie del periodo, minime un po’ sotto la norma con gelate nelle zone più periferiche e limitrofe alla campagna. Valori attorno ai 6/7 °C per le massime; 0/+1 °C per le minime (fig.2 meteogramma per Verona).
Pioggia Villafranca di Verona
VEN 7: 10.8
SAB 8: 6.6
Pioggia città totale all’8: 31.4 mm
Verona Santa Caterina 48.8
Nevey: Baldo (1756 m) 32 cm, Monte Tomba (1624 m) 17 cm
Si va dai 22 mm di Bardolino ai 46 mm di Bosco Chiesanuova
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