“Scrivere per Amore”, 28esima edizione al via
Luca Ricci, Fabio Stassi, Giusy Sciacca sono i tre finalisti alla XXVIII edizione del premio Scrivere per Amore con cinque giornate dedicate al tema amoroso.
Luca Ricci, Fabio Stassi, Giusy Sciacca sono i tre finalisti alla XXVIII edizione del premio Scrivere per Amore con cinque giornate dedicate al tema amoroso.
Torna nei prossimi giorni il Premio letterario “Scrivere per Amore”, giunto alla sua XXVIII edizione. Cinque giorni, dal 18 al 22 ottobre, di incontri e dialoghi sul “discorso amoroso” con la serata clou fissata per il 21 ottobre, quando, nella Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico, durante il Gala di premiazione verrà annunciato il vincitore 2023.
Tre, come da tradizione, i finalisti, giunti alla fine di una lunga selezione: Fabio Stassi con Notturno francese (edito da Sellerio), Luca Ricci con I primaverili (ed. La nave di Teseo) e Giusy Sciacca con D’amore e di rabbia (ed. Neri Pozza). I tre scrittori, insieme alla presidente di giuria Ester Viola, animeranno la conversazione sull’amore e la scrittura guidati dalla giornalista e presentatrice Elisabetta Gallina. Le letture saranno di Rossana Valier e Nicolò Sordo e la musica di Niky Neve e la sua banda.
Il festival sarà diffuso e si dislocherà in vari momenti e varie location di Verona. Si aprirà mercoledì 18 con Chiara Rapaccini e il suo memoir Mio amato Belzebù dedicato all’amara dolce vita con Mario Monicelli, di cui il Centro Audiovisivi proietterà uno dei film più famosi. Si proseguirà con Tiziana Lo Porto e il suo canzoniere poetico La ragazza che va in sposa. Enrico de Angelis e Raffella Benetti animeranno la conferenza-concerto Scrittori sì, ma di canzoni. Luca Starita presenterà Pensiero stupendo, un saggio sul tradimento, mentre Ester Viola porta a Verona il suo Voltare pagina, dieci libri per sopravvivere all’amore. Al Teatro Laboratorio si brinderà infine all’amore lieto con un aperitivo teatral-musicale. Qui il programma dettagliato dell’intera manifestazione.
Il lavoro di lettura e selezione da parte della giuria inizia già a maggio, con l’individuazione di opere di narrativa italiana e straniera edite nell’ultimo periodo e dedicate al tema, ça van sans dire, dell’amore. Da una rosa di decide di candidati si arriva, pian piano, a scegliere dopo varie scremature una terna di finalisti finale.
La giuria che ha votato per individuare i tre finalisti fra le decine di candidati e poi il vincitore finale è composta da tredici elementi: Francesca Arduini, direttrice Circolo dei Lettori di Verona, Roberta Camerlengo, libraia, Roberta Cattano, direttrice del Club delle Accanite Lettrici, Massimo Galli Righi, avvocato, Guariente Guarienti, avvocato, Silvia Nicolis, Presidente del Museo Nicolis, Rossana Valier, insegnante, Myriam Scandola, giornalista, Paolo Valerio, direttore artistico del Teatro Nuovo di Verona, Marianna Peluso, giornalista, Stefania Brentaroli, direttrice marketing, Sara Biasi, imprenditrice, ed Ernesto Kieffer, giornalista. Presiede la giuria la scrittrice Ester Viola.
Il vincitore riceverà in premio l’assegno di duemila euro e l’iconico Amarone Valpolicella DOCG 2018 della cantina vinicola Costa Arente, espressione della naturale eleganza che il terroir della Valpolicella trasmette al vino. Organizzato dal Club di Giulietta, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e con il patrocinio del Comune di Verona, Regione Veneto, Camera di Commercio di Verona e la collaborazione e il sostegno di Zanolli Forni, Fondazione Cattolica, Hotel Due Torri, Costa Arente, il festival Scrivere per amore è un evento diffuso e condiviso, ospitato in varie sedi della città e in collaborazione con Università di Verona, Società Letteraria, Biblioteca Civica, Centro Audiovisivi, Circolo del Cinema, Club delle Accanite Lettrici della Valpolicella, Libreria Pagina Dodici, il Teatro Laboratorio – Teatro Scientifico e Circolo dei Lettori di Verona.
«Ci avviciniamo a queste giornate con grande entusiasmo» racconta la presidente del Premio letterario Giovanna Tamassia in sede di presentazione della kermesse. «Mi sembra impossibile che siamo arrivati già alla 28esima edizione. Ricordo ancora molto bene la prima edizione, nel 1996, che terminò con la vittoria di Giampaolo Pansa. Un inizio con il botto, si potrebbe dire, anche se negli anni abbiamo sempre avuto ospiti e vincitori di un certo rilievo.»
«Il Premio letterario si è trasformato in festival vero e proprio solo quattro anni fa, grazie alla collaborazione con Gian Mario Villalta e il suo Festival letterario Pordenonelegge, che per due edizioni ci ha supportato – spiega ancora Tamassia. – Grazie a questa partnership iniziale siamo riusciti a portare qui a Verona un Festival che prima non c’era e che per la “Città dell’Amore” non può che essere fondamentale.»
All’inizio il Festival era di soli due giornate e per questo è stato chiamato “quasi un festival sull’amore per i libri e i libri sull’amore“. Poi progressivamente si è allargato a tre, poi quattro fino alle cinque giornate di quest’anno. «Quello dell’amore, d’altronde, è un tema infinito. Su di esso si scrivono romanzi, canzoni, poesie, opere teatrali. I più grandi romanzi hanno quasi sempre narrato l’amore.»
«La cosa che mi auguro per il futuro è che ci sia sempre una maggiore partecipazione da parte delle istituzioni – ha concluso Tamassia. – Abbiamo già un grande appoggio da parte del Comune di Verona, ma sarebbe bello che diventasse nel tempo un festival ancora più diffuso, con nuovi partner e altre associazioni al nostro fianco. Già ora, però, possiamo contare sul preziosissimo appoggio di realtà come il Circolo dei Lettori, Club delle Accanite Lettrici, Circolo del Cinema, Società Letteraria, Centro Audiovisivi, Biblioteca Civica, quest’anno abbiamo anche il Teatro Laboratorio.»
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