Ci sono voluti alcuni giorni per metabolizzare questo “fulmine a ciel sereno”. La fine di un’epoca. O di un sogno, che dir si voglia. Verona In, dopo vent’anni di onorato servizio, abbandona purtroppo la scena veronese, dopo aver tentato disperatamente, con tutte le sue forze, di mantenere viva quell’idea che l’ha fatta prima nascere, poi crescere, poi mantenersi, sia pur a fatica, nel tempo.

Vent’anni possono essere pochi o tantissimi, a seconda dei punti di vista, ma di certo quello che è riuscito a realizzare il direttore Giorgio Montolli insieme al suo manipolo di collaboratori in quest’arco di tempo – con oltre 18mila articoli, fra inchieste, approfondimenti e in generale affrontando sempre temi cruciali come quelli dell’urbanistica, le infiltrazioni mafiose, l’inquinamento, l’overtourism, la gestione culturale, etc., fornendo al lettore uno sguardo sempre critico e al contempo affettuoso sull’universo veronese, analizzato sotto molteplici sfaccettature (politica, economia, cultura, società, sociale, sport) – ha qualcosa di eroico, soprattutto per le risorse economiche a disposizione (pochissime, a volte nulle).

Verona In è stato senza alcun dubbio un faro anche per la nostra redazione, senza contare che con Montolli hanno lavorato diversi collaboratori di Heraldo, che grazie a lui hanno imparato il mestiere o accresciuto le proprie competenze o abilità giornalistiche. Siamo, peraltro, particolarmente orgogliosi che il primo Premio giornalistico intitolato ad Antonio Spadaccino, che abbiamo assegnato nel corso del “Festival del Giornalismo 2023” organizzato dalla Associazione Culturale Heraldo, sia andato a Gregorio Maroso, proprio uno dei tanti giovani cresciuti nell’ambito del giornale di Montolli.

È con grande tristezza, dunque, che inviamo con queste sparute righe un immenso abbraccio e un sentito grazie, sia da lettori sia da colleghi, a tutta la redazione di Verona In, sperando intimamente che si tratti solo di una comprensibile pausa di riflessione e che Montolli possa presto tornare con la sua visione sul “campo di battaglia” per qualche nuovo e pioneristico progetto editoriale.

A questo link il saluto e le spiegazioni che il direttore del giornale ha pubblicato lunedì 9 ottobre. Ci lasciamo con un impegno: quello di tentare di prendere in mano il testimone, consapevoli delle difficoltà di avvicinarci anche solo lontanamente allo splendido percorso che è stato realizzato da Verona In in tutti questi anni.

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