Il sogno di un’integrazione possibile, una scuola di sci e le nevi austriache sullo sfondo. È questo il quadro in cui si muoverà MediOrizzonti, la rassegna di cinema mediorientale che, dopo l’evento inaugurale, torna questa sera – lunedì 9 ottobre – al Cinema Nuovo San Michele con la proiezione del documentario “Melting dreams” di Haidy Kancler (Finlandia, Austria, Slovenia, Afghanistan, 2022, 84’).

La pellicola segue la vicenda di tre ragazze afghane che sognano di diventare sciatrici e, magari, poter insegnare questa disciplina a ragazze e ragazzi del proprio Paese. Dalle montagne dell’Afghanistan ci si sposta in Europa, dove le ragazze saranno protagoniste di un progetto che prevede il loro inserimento all’interno di un’importante scuola di sci austriaca, dove potranno provare a realizzare le proprie aspirazioni.

I sogni, citati nel titolo, sono il “filo rosso” lungo cui si dipana tutto il documentario. I sogni del modello occidentale e quelli di tre ragazze afghane che, per la prima volta, si trovano a sperimentare una realtà completamente diversa rispetto a quella in cui sono cresciute. Aspirazioni, desideri e illusioni. Alla fine tutte vengono messe alla prova dalla realtà. Tanto da far sentire «tutte le persone coinvolte nel progetto e nelle riprese sopraffatte dall’evolversi della vicenda e dalle emozioni provate», come spiegato dalla stessa regista slovena.

La proiezione del documentario inizierà alle ore 20.30, l’ingresso è gratuito. Durante la serata la regista Haidy Kancler e Fariba, una delle ragazze protagoniste del film, saranno in collegamento con la sala e dialogheranno con Matteo Dani, collaboratore di Heraldo, per riflettere assieme al pubblico sul senso stesso dell’accoglienza, che con può prescindere da una vera e profonda comprensione dell’altro.

La foto del manifesto di quest’anno è stata gentilmente concessa da Forough Alaei

La rassegna MediOrizzonti proseguirà poi per tutti i lunedì di ottobre. Lunedì 16/10 toccherà ad “Innocence” di Guy Davidi, che racconta la vicenda di alcuni bambini che hanno provato a resistere all’arruolamento, le cui storie non sono mai state raccontate perché deceduti in servizio.

Lunedì 23 ci sarà il ritorno della regista libanese Zeina Daccache con “Schehrazade’s diary”, realizzato dopo un laboratorio durato 10 mesi nel corso del 2012 nella prigione di Baabda a Beirut, dove un gruppo di donne incarcerate mette in scena in prigione la pièce Scheheraze in Baabd.

La rassegna si concluderà, infine, lunedì 30 ottobre con la visione di un documentario che parla ancora una volta della Rotta Balcanica, “Shadow game” delle registe Eefje Blankevoort ed Els van Driel, in cui i giovanissimi protagonisti del film cercano di attraversare i confini europei in cerca di protezione e di una vita migliore.

La rassegna è organizzata da veronetta129, il Cinema Nuovo San Michele, La Sobilla, Filmica, Heraldo, il Middle East Now di Firenze e il gruppo di analisi interculturale Prosmedia. Il supporto culinario è di Tabulè, tutte le sere al cinema prima delle proiezioni.

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