Si svolgerà a Venezia dal 2 al 4 maggio Stop e-Motion Days, festival di cinema dedicato all’arte dell’animazione stop-motion. Un evento dal programma variegato, ricco di ospiti, masterclass, laboratori per famiglie e workshop professionali, realizzato dal collettivo veneziano Quarta Parete, creato da studenti per “riportare il Cinema al cinema”, che da anni si occupa di organizzare proiezioni ed eventi nel territorio veneziano. Il festival avrà luogo negli spazi di M9 – Museo del ‘900 a Mestre e vede la collaborazione di UdU Venezia – Univesità Ca’ Foscari.

Il programma

Il programma di SeM Days 2025 prevede un concorso internazionale che comprenderà circa ottanta cortometraggi e una selezione di sei lungometraggi, tutti rigorosamente realizzati con la tecnica della stop-motion. Questa affascinante forma di animazione si basa sulla creazione di una sequenza di immagini statiche, catturate fotogramma per fotogramma, per poi essere riprodotte in rapida successione, creando così l’illusione di un movimento fluido.

Una giuria composta da rinomati esperti del settore avrà il compito di scegliere il miglior lungometraggio in gara, mentre il cortometraggio vincitore sarà decretato dal voto degli studenti. Questi ultimi avranno l’opportunità di partecipare, durante i giorni del festival, a un esclusivo workshop tenuto da Massimo Ottoni, regista e animatore freelance di grande fama, riconosciuto come uno dei principali esperti italiani nell’arte dell’animazione in stop-motion.

Retrospettive e masterclass

Non sarà questo l’unico appuntamento a coinvolgere il pubblico durante i SeM Days: nel corso delle giornate del festival, infatti, si terrà anche una preziosa retrospettiva dedicata ai cortometraggi dei fratelli Stephen e Timothy Quay, registi americani di fama internazionale, considerati tra i più grandi maestri della tecnica stop-motion, oltre che vincitori di numerosi e prestigiosi riconoscimenti cinematografici.

Inoltre, il regista italo-francese Alain Ughetto sarà protagonista di una masterclass aperta a tutti gli spettatori interessati, e riceverà un omaggio speciale attraverso la proiezione di due dei suoi lungometraggi. Tra questi spicca Manodopera, un’opera che affronta con grande sensibilità e profondità il tema dell’emigrazione in Francia alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale.

Per i più piccoli

Anche i più piccoli avranno l’opportunità di scoprire e sperimentare la tecnica della stop-motion, partecipando a due coinvolgenti laboratori di puppet making appositamente organizzati nei pomeriggi del festival. Questi laboratori, ideati in collaborazione con alcune associazioni locali, saranno pensati per offrire un’esperienza creativa e divertente alle famiglie, favorendo la partecipazione attiva dei bambini e dei loro genitori. Inoltre, per tutta la comunità, sarà messo in scena uno spettacolo unico di teatro Kimishibai, una forma di narrazione tradizionale giapponese dalle origini antiche.

Questo tipo di teatro, che richiama le radici storiche del cinema e, in particolare, del cinema d’animazione, sarà realizzato grazie alla collaborazione con l’associazione Kimishibai Italia, offrendo al pubblico un’occasione speciale per immergersi in una forma d’arte affascinante e ricca di storia.

Foto da Unsplash di Dose Media

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