Il bilancio complessivo delle sfide giocate in Serie A presso lo stadio “Bentegodi” tra il Verona e il Genoa pende nettamente a favore dei gialloblù, che possono vantare ben sette successi contro le sole due vittorie ottenute dai liguri. Una di queste affermazioni risale a domenica 30 gennaio 1977, quando si disputò la 14ª giornata del girone d’andata del massimo campionato italiano di calcio.

Una doppietta dolorosa

La formazione scaligera, sotto la guida esperta dell’ex commissario tecnico azzurro Ferruccio Valcareggi, riuscì a portarsi in vantaggio dopo poco più di un quarto d’ora di gioco. Il merito fu di Livio Luppi, un attaccante d’area di grande rapidità e incisività, che insieme al talentuoso Zigoni formava una delle coppie offensive più forti, carismatiche e amate nella lunga storia dell’Hellas Verona.

L’entusiasmo per il gol, però, fu spezzato in breve tempo dalla risposta decisa della squadra avversaria. Nel giro di pochi minuti, infatti, arrivò una gelida doccia fredda per i tifosi scaligeri, firmata dal talento di Roberto Pruzzo. Il bomber, noto con il soprannome di “O Rey di Crocefieschi”, si rese protagonista di una splendida doppietta, ribaltando così il risultato a favore della formazione ligure, guidata in panchina da Luigi Simoni.

Vittoria allo scadere

Dopo aver concluso le prime battute di gioco in svantaggio, l’Hellas Verona tornò in campo nella ripresa con un atteggiamento completamente diverso, mostrando sin da subito un ritmo più intenso e una determinazione ferrea, decisa almeno a strappare un prezioso pareggio. La reazione dei gialloblù, tuttavia, andò ben oltre ogni più rosea aspettativa, trasformando la partita in un’incredibile rimonta. Al minuto 77, fu nuovamente Livio Luppi ad andare in rete, firmando così il pareggio del 2-2 con un’azione di grande classe.

Poco dopo, l’instancabile Ennio Fiaschi, meglio conosciuto come “Faina” per la sua astuzia e rapidità, si fece largo in area di rigore con una giocata straordinaria, superando con maestria il portiere rossoblù Girardi e portando il punteggio sul 3-2 a favore dell’Hellas. Tre minuti più tardi, il triplice fischio del direttore di gara, il signor Serafino di Roma, sancì la conclusione del match, regalando un’esplosione di gioia e applausi al caloroso pubblico del “Bentegodi”.

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