Un incontro per illuminare un’ombra. Sabato 12 aprile, alle ore 17.30, Palazzo Carlotti a Garda ospiterà un nuovo appuntamento dell’Extra Festival del Giornalismo di Verona, la rassegna itinerante che porta i temi e gli ospiti del Festival anche nei territori della provincia.

L’evento, dal titolo “Le infiltrazioni mafiose nei nostri territori“, è organizzato in collaborazione con Avviso Pubblico, con il patrocinio del Comune di Garda e il sostegno di Elettrotecnica Dall’Ora e dell’Associazione degli Albergatori di Garda, e si propone di affrontare un tema tanto delicato quanto urgente: la presenza della malavita nel Nord Italia. Un fenomeno reale, radicato e troppo spesso sottovalutato.

A discuterne saranno tre voci autorevoli del giornalismo d’inchiesta: Floriana Bulfon, firma di “la Repubblica” e collaboratrice di “L’Espresso”, nota per le sue inchieste sulla criminalità organizzata; Matteo Zilocchi, giornalista e scrittore impegnato da anni sul fronte dell’antimafia; e Giovanni Taranto, che nell’occasione ricorderà Giancarlo Siani, il giornalista napoletano ucciso dalla Camorra nel 1985, di cui ricorrono quest’anno i quarant’anni dalla morte. A introdurre e moderare l’incontro sarà Pierpaolo Romani, portavoce nazionale di Avviso Pubblico, tra i massimi esperti italiani in tema di mafie e legalità democratica.

La locandina dell’evento

L’incontro si inserisce nel solco tracciato da appuntamenti simili organizzati sempre nell’ambito del Festival del Giornalismo e che hanno coinvolto numerosi professionisti impegnati a combattere il fenomeno mafioso. Come in passato anche a Garda l’obiettivo sarà quello di “coltivare informazione per creare consapevolezza”: fornire ai cittadini strumenti per leggere la realtà, comprendere il fenomeno mafioso nelle sue trasformazioni contemporanee e smontare i meccanismi narrativi che spesso contribuiscono a mitizzarlo.

Le mafie, oggi, comunicano. Usano simboli, loghi, linguaggi per rafforzare il proprio potere e imporsi sul territorio anche attraverso la paura. È il giornalismo, in questi casi, a doversi porre le domande giuste: come comunicare la mafia senza amplificarla? Come restituire la complessità del fenomeno senza cedere alla semplificazione o alla spettacolarizzazione?

Secondo Pierpaolo Romani, «le parole sono importanti: la mafia è un fenomeno criminale, ma anche economico, politico e culturale. È fondamentale sapere di cosa parliamo e usare i termini giusti, perché la mafia di oggi non è solo violenza, ma anche corruzione, controllo dell’economia, relazioni stabili nel territorio».

E Verona non è fuori da questo quadro. Negli ultimi anni, la provincia scaligera è stata più volte attenzionata dalla Commissione parlamentare antimafia, con numerose interdittive antimafia emesse dalla prefettura solo negli ultimi anni. A conferma che “la mafia del Nord” non è più un’infiltrazione, ma un vero e proprio radicamento.

L’ingresso all’evento è libero fino a esaurimento posti. Un’occasione importante, per cittadini e amministratori locali, per informarsi, ascoltare, farsi domande. Perché, come ci ricorda la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, informare è un dovere, essere informati è un diritto.

Foto da Unsplash di Giò Bartlett

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