A inaugurare il concorso della quarta edizione dell’EXTRA sci-fi festival di Verona sono due film che declinano il genere della fantascienza verso traiettorie – a tratti – inaspettate: Time travel is dangerous e U are the Universe.

Il primo film è una brillante commedia inglese che, con una narrazione semplice ma incisiva, reinventa gli stilemi del genere, creando un microcosmo fantascientifico irresistibile, capace di conquistare il pubblico. Time Travel is Dangerous segue le vicende di Ruth e Megan, due amiche che gestiscono un negozio di oggetti vintage nel cuore di Londra. La loro routine quotidiana viene stravolta quando si imbattono in un modello di macchina “autoscontro” dotato di una peculiarità straordinaria: la capacità di viaggiare nel tempo.

Per due esperte di articoli d’epoca, l’idea di sfruttare questa invenzione per incrementare i guadagni è troppo allettante per essere ignorata. Business is business, dopotutto. Tuttavia, ogni azione ha un costo e, ben presto, Ruth e Megan scopriranno che l’uso smodato di un oggetto così potente porta con sé conseguenze imprevedibili e un prezzo da pagare che potrebbe cambiare tutto.

Commedie e drammi

Realizzato con la consapevolezza di un budget limitato, Time Travel Is Dangerous attinge all’umorismo britannico per i tempi comici e al racconto di formazione (tardiva) per l’evoluzione narrativa delle due protagoniste. Il regista Chris Reading, che firma anche la sceneggiatura insieme a Hillary e Anna-Elizabeth Shakespeare, definisce le personalità di Ruth e Megan attraverso archetipi familiari ma sempre efficaci: Ruth è introversa e riflessiva, mentre Megan è il suo opposto; una si occupa della contabilità, l’altra delle relazioni con la clientela. Questa dinamica di contrasto caratteriale consente a Reading di dar vita a situazioni surreali e irresistibilmente comiche, esaltate da una regia che ammicca sapientemente al formato mockumentary.

Il susseguirsi di sequenze in cui è la follia a prevalere – si passa abilmente dai viaggi nella preistoria a quelli nel medioevo – lasciano pian piano però spazio a uno sguardo verso la complementarità di Ruth e Megan, entrambe messe alla prova sia dai propri difetti, sia dai propri pregi. Il merito però di Time travel is dangerous è quello di non prendersi mai troppo sul serio – anche riguardo a questioni emozionali – lasciando che sia la fantascienza cartoonesca a catturare l’attenzione dello spettatore.

Il trailer di Time travel is dangerous

Contemporaneità sci-fi

U are the Universe si muove su traiettorie completamente diverse rispetto a Time Travel is Dangerous. Uno dei temi più classici della fantascienza è la solitudine dell’uomo di fronte all’immensità dell’universo. In questo affascinante film diretto dall’ucraino Pavlo Ostrikov, il protagonista è il camionista Andriy Melnyk, impegnato a trasportare rifiuti su una nave cargo diretta verso una luna abbandonata di Saturno. Durante il viaggio, tuttavia, accade l’impensabile: la Terra esplode, lasciando Andriy come l’ultimo essere umano in vita. Tutto sembra perduto, finché Andriy non riceve un messaggio da Catherine, una meteorologa francese che si trova su una stazione spaziale nei pressi di Saturno. Nonostante le difficoltà e i rischi, Andriy decide di intraprendere una missione apparentemente impossibile per salvarla.

Accantonando ogni retorica cui un film con una tematica simile potrebbe facilmente cedere, U are the Universe riesce a fondere con maestria umorismo e dramma, sfiorando persino una universalità pacifista quanto mai necessaria in questi tempi. Mantenere un equilibrio sia tematico che narrativo non era impresa semplice, ma Pavlo Ostrikov, anche grazie all’eccellente performance del protagonista, dimostra che l’ambizione cinematografica non deve necessariamente tradursi in sterile citazionismo, se sostenuta da una visione autentica e consapevole sul mondo. U are the universe è infatti pervaso da riferimenti culturali che spaziano tra cinema, musica e letteratura, armonizzati in una dimensione intima che lascia ampio spazio all’emozione dello spettatore.

La contemporaneità dei temi affrontati – dal rapporto con l’intelligenza artificiale al confronto tra culture diverse – rende il film estremamente incisivo nel trasmettere il proprio messaggio, evitando di risultare eccessivamente accademico o didascalico. La distopia di U are the universe tratteggia un futuro in cui l’essere umano rimane il fulcro imprescindibile dell’universo, l’unico capace di sognare e di alzare lo sguardo al cielo con l’ambizione di raggiungere le stelle.

Il trailer di U are the universe

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