Nelle intense sfide tra Verona e Fiorentina disputate al “Bentegodi”, lo stadio scaligero si è frequentemente dimostrato un terreno favorevole per la squadra viola, che ha spesso portato a casa risultati importanti. Tuttavia, ci sono state anche numerose occasioni in cui la formazione gialloblù ha saputo reagire con determinazione, dimostrando grande carattere e spirito combattivo. Tra queste, spicca un episodio particolarmente memorabile: quello di domenica 16 febbraio 1997, in occasione della 20ª giornata del campionato di Serie A, che ha regalato emozioni e spettacolo agli appassionati presenti sugli spalti.

La risolve “trottolino” Manetti

Reduci dal pesante e umiliante 6-1 incassato la settimana precedente sul difficile campo del Bologna, i gialloblù, sotto la guida determinata di Gigi Cagni, erano alla ricerca di un immediato riscatto contro la temibile formazione viola, allenata dall’esperto Claudio Ranieri. La partita sembrava mettersi sui giusti binari per i gialloblù, che erano riusciti a passare in vantaggio sul finire del primo tempo grazie a un’autorete sfortunata di Falcone. Tuttavia, la gioia del vantaggio si è rivelata di breve durata, poiché a inizio ripresa il solito Batistuta, con grande tempismo, ha riportato il punteggio in parità. Nel prosieguo della gara, determinanti sono stati alcuni interventi spettacolari e decisivi di Matteo Guardalben, che con grande abilità ha saputo respingere le pericolose incursioni della formazione viola, intenzionata con tutte le forze a ribaltare il risultato.

Nel recupero finale, proprio quando il pareggio sembrava ormai inevitabile, ecco arrivare l’acuto geniale di Alessandro Manetti. Il vivace e imprevedibile “trottolino” gialloblù, subentrato nel corso della gara al posto di Zanini, si rese protagonista di un momento magico. Con precisione e talento, trasformò una punizione dal limite dell’area con un sinistro impeccabile. Il pallone, calciato con forza e precisione, si infilò nel “sette” alla destra dell’incolpevole Toldo, lasciando tutti senza parole.

Vittoria effimera

La vittoria conquistata contro la Fiorentina rappresentò, senza dubbio, un momento significativo per la squadra, ma ebbe, sfortunatamente, un effetto limitato sul risultato complessivo della stagione. Al termine del campionato, infatti, dopo solo un anno trascorso nella massima serie, successivo alla promozione ottenuta l’anno precedente sotto la sapiente guida di Attilio Perotti, i gialloblù furono costretti a fare ritorno in Serie B, chiudendo così un capitolo breve ma intenso della loro esperienza in Serie A.

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